Farmaci: farmacie online illegali 'catturano' giovani con social media

Salute
AdnKronos
Roma, 29 feb. (Adnkronos Salute) - 'Puntano' sempre più ai giovani i siti internet che vendono farmaci illegalmente e, spesso, offrono anche droga. E cercano di 'agganciarli' sfruttando i social media. E' l'allarme lanciato da Hamid Ghodse, presidente dell'International Narcotics Control Board (Incb), l'organo internazionale per il controllo degli stupefacenti. Nel rapporto annuale dell'ente, Ghodse evidenzia che "le farmacie virtuali illegali hanno iniziato a utilizzare i social media per pubblicizzare i loro siti, cosa che espone un pubblico maggiore al pericolo di assunzione di prodotti pericolosi, dato che l'Organizzazione mondiale della sanità stima che oltre la metà di quelli venduti su questi spazi web sia contraffatta. L'Incb lancia un appello ai governi per uno stretto monitoraggio delle farmacie on line, al fine di chiudere quelle illegali e confiscare le sostanze illecitamente ordinate su internet". L'organismo rende conto di oltre 12.000 sequestri a livello internazionale di sostanze inviate tramite posta nel 2010, tra cui oltre 6.500 di prodotti leciti e oltre 5.500 di farmaci di provenienza illecita. L'India è risultato il principale Paese di origine di queste sostanze: da lì proviene il 58% dei prodotti sequestrati, mentre seguono gli Stati Uniti, la Cina e la Polonia. Il Consiglio ha pubblicato apposite linee guida destinate ai governi per la prevenzione della vendita illegale di farmaci e di droga attraverso internet, ma, secondo una recente indagine sull'attuazione degli orientamenti, sono necessari ulteriori progressi.

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