Dopo tredici anni completata la Sassari-Olbia

OLBIA. La cerimonia di inaugurazione dell’ultimo lotto della Sassari-Olbia di oggi 22 gennaio ha segnato un momento cruciale per la Sardegna, con il taglio del nastro di questa mattina che ha sancito la consegna ufficiale di questa infrastruttura strategica. I lavori, iniziati nel 2012 con la posa della prima pietra si concludono dopo tredici anni di attesa. All’evento hanno partecipato numerose autorità, tra cui il sottosegretario Alessandro Morelli, l’assessore regionale Antonio Piu, l’amministratore delegato e direttore generale di Anas Aldo Isi, il prefetto di Sassari Grazia La Fauci, i sindaci di Oschiri, Roberto Carta, e di Berchidda, Andrea Nieddu e il commissario della provincia del Nord Est Gallura, Rino Piccinnu. Durante la cerimonia, Andrea Nieddu ha sottolineato l’importanza storica di questa giornata, ricordando le vittime della vecchia strada e celebrando il lavoro svolto dall’impresa Pellegrini, subentrata nel lotto quattro, che ha collaborato efficacemente con Anas per accelerare i tempi. Ha definito l’opera come il simbolo di un futuro più concreto per la Sardegna.

Aldo Isi di Anas ha parlato con orgoglio degli ottanta chilometri a doppia corsia, descrivendoli come un collegamento strategico che migliorerà la mobilità del territorio. Ha annunciato inoltre i fondi stanziati dal Governo per la Sardegna: settecento milioni di euro per la manutenzione e quattro miliardi per nuove opere, tra cui il completamento della strada Sulcitana, previsto per il 2025.
L’assessore Antonio Piu ha sottolineato la collaborazione tra Regione e Anas come modello per i futuri progetti. Ha ricordato che la Regione dispone di due miliardi e settecento milioni di euro per le strade commissariate e ha promesso una cabina di regia per superare le lungaggini burocratiche, con l’obiettivo di ridurre il divario infrastrutturale dell’isola. Il sottosegretario Alessandro Morelli ha definito la Sassari-Olbia un esempio virtuoso, ricordando che il progetto ebbe origine nel lontano 2001 e che la realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione di tante forze negli anni. Ha invitato a concentrarsi sui risultati, mettendo da parte le divisioni ideologiche. La presenza delle autorità e il significato simbolico dell’evento evidenziano l’importanza di questa opera, non solo per la Sardegna settentrionale, ma per tutta l’isola, che oggi può contare su un’infrastruttura moderna per affrontare con maggiore fiducia le sfide future.
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