Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - 'Cultura e professione', componente minoritaria dell'ente previdenziale degli psicologi, l'Enpap, chiede le dimissioni del presidente, dell’intero Consiglio di amministrazione e del Coordinatore del consiglio di indirizzo generale. All'origine della richiesta il "gravissimo episodio - oggetto delle indagini della magistratura e di una interrogazione parlamentare con richiesta di commissariamento dell’Ente - legato all’acquisto da parte dell'Enpap dell’immobile di via della Stamperia 64 a Roma, passato di mano in un solo giorno con un aumento di 18 milioni di euro". La vicenda, in cui è implicato il senatore del Pdl Riccardo Conti, secondo 'Cultura e professione' ha prodotto "un grave danno all’immagine e alla reputazione non solo dell’Ente e dei propri iscritti, ma dell’intera categoria professionale degli psicologi". Da qui l'impegno e le richieste di voltare pagina con le dimissioni del presidente, del Cda, del coordinatore Cig; nominare, a tutela dell’Ente, un legale civilista e un difensore di parte offesa; investire il Collegio dei sindaci e i ministeri vigilanti per acquisirne valutazioni e giudizi di metodo e di merito sull'episodio. E ancora, acquisire tutti gli atti relativi alla compravendita: delibere, contratti, lettere di incarico, verbali di commissione, per evidenziare ogni lacuna e omissione delle procedure adottate e per comunicare alla magistratura quanto di rilevante possa emergere; lavorare sulla possibilità di annullamento dell’atto di compravendita. Cultura e professione, si legge in una nota, "svilupperà tutta la propria azione per contrastare e vigilare sulle azioni della maggioranza, che sembra non voler rendersi conto della gravità di quanto è accaduto e del danno inferto a tutta la categoria professionale, e per portare avanti il proprio impegno a favore degli iscritti".