Roma, 24 mar. - (Adnkronos) - "Il momento in cui mi è stato detto dal Milan che avremmo dovuto prendere due strade separate è stato devastante". Così Manuel Locatelli ricorda l'addio al Milan, società con la quale ha esordito in Serie A e per la quale ha giocato dall'età di 16 anni. "Il momento del mio primo allenamento con il Milan è stato un’emozione incredibile -sottolinea il 23enne centrocampista ai microfoni di Sky Sport-. Avevo 16 anni, mi chiamò in Prima squadra Allegri e Galli mi disse che mi dovevo allenare con loro: c’erano Kakà, Robinho, De Jong. Un’emozione che conserverò per tutta la vita. Anche l’attimo del mio primo contratto da professionista me lo ricorderò sempre: c’era Galliani, persona che stimo profondamente e che è stata molto importante per me, che mi ha dato la sua penna, quella del Milan – che ho ancora a casa –, è stata una grande emozione". Poi il campo, le prime gioie. "Il primo gol in Serie A lo realizzo proprio contro il Sassuolo. Una partita incredibile, eravamo sotto, entro in campo, riusciamo a pareggiare proprio con la mia rete; nel momento in cui calcio non penso a niente, guardo solo la palla che si insacca sotto al sette, sento il boato del pubblico e inizio a correre. Sono emozioni, momenti, che non riesci a descrivere. Non ci ho capito davvero nulla". Altra rete fondamentale quella realizzata contro la Juventus a San Siro: "Milan-Juve è una di quelle partite bellissime da giocare, io sono riuscito a fare il gol decisivo per la vittoria, è stata un’emozione incredibile. Poi casualmente, perché non avevo preparato niente, esulto in scivolata e c’è una foto che ritrae il pubblico in estasi: un film perfetto".