(AdnKronos) - Dal lato dell’offerta, quindi, si assiste a una sorta di saturazione e 'maturità': per la ricettività alberghiera il minimo storico degli esercizi è già stato toccato (dai 42mila negli anni Ottanta siamo passati ai 33mila di oggi), ed è in atto un processo di riqualificazione che ne spinge verso l’alto le categorie e in prospettiva anche la redditività, diversificando allo stesso tempo l’offerta della rete da quella delle attività ricettive extralberghiere.Un turismo sempre più hi-tech. La riqualificazione in atto è visibile anche dall’alto tasso di investimenti in nuove tecnologie. Secondo un’indagine condotta da Cst per conto di Assohotel Confesercenti, oltre più di tre imprese su quattro hanno attivato nel 2017 investimenti per il miglioramento della qualità della struttura, ed il 42,1% ha puntato nello sviluppo di nuove tecnologie sia come servizio offerto al cliente sia per l’ottimizzazione della propria attività. Gli investimenti in nuove tecnologie hanno puntato soprattutto alla rete WiFi e potenziamento della rete internet (prevalentemente fibra ottica o adsl veloce) e su interventi per l’efficientamento energetico della struttura, come impianti fotovoltaici e pannelli solari. Per quanto riguarda gli investimenti per il miglioramento della qualità, gli interventi più ricorrenti hanno riguardato l’arredamento delle camere e della struttura, il comfort delle camere (insonorizzazione e dotazioni delle camere, miglioramento dei servizi igienici), la manutenzione (interventi ordinari, tinteggiatura pareti, serramenti), la ristrutturazione (facciata, tetto, terrazze) e gli impianti (climatizzazione, riscaldamento, impianti idraulici ed elettrici).