Tokyo, 13 ott. (AdnKronos/Dpa) - Si amplia lo scandalo nel quale è coinvolto Kobe Steel, il terzo maggior produttore siderurgico del Giappone. Il colosso nipponico, infatti, dopo aver ammesso di aver falsificato i dati relativi agli standard di resistenza e durata di alcuni prodotti in polvere di ferro, alluminio e rame, senza che gli attuali amministratori ne fossero a conoscenza, ora annuncia che sono stati falsificati anche dati dalla divisione acciaio.Lo scandalo scoppiato domenica scorsa, e dopo che il presidente della Kobe Steel, Hiroya Kawasaki, ha ammesso casi di cattiva condotta, potrebbe aver ripercussioni per 200-500 aziende clienti del gruppo nel mondo, in particolare nel settori automobilistico e dell'aeronautica. I costruttori che hanno già fatto sapere di aver impiegato forniture da parte della Kobe Steel, in particolare di alluminio, sono Toyota, Nissan, Honda, Mitsubishi, Subaru e Mazda. Tra i clienti del gruppo figurano anche Ford, General Motors, Boeing, Airbus e Daimler.Complessivamente Kobe Steel ha ammesso che sono stati falsificati i dati per oltre 11.000 tonnellate di prodotti in acciaio, rame e alluminio prodotti in Giappone, Cina, Malesia e Thailandia.