Padova, 14 mar. (AdnKronos) - In primo grado era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere e ad un risarcimento danni di oltre 325 mila euro, ma il giudizio è stato ribaltato ieri dai giudici della Corte d'appello di Venezia. Franco Birolo, tabaccaio di Civè di Correzzola (Padova), è stato assolto dall'accusa di aver sparato e ucciso il 25 aprile del 2012, un ladro moldavo sorpreso a rubare nel suo negozio.E, poco più di un anno fa, in occasione della sentenza di primo grado, il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, non aveva avuto dubbi e aveva detto: “Una sentenza controversa che speriamo sia ribaltata in sede di appello”. E adesso che in appello Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola, socio Ascom, è stato assolto, Bertin (che questa mattina gli ha espresso la rinnovata solidarietà) non nasconde la propria soddisfazione. “Ne ero convinto prima, ne sono ancora più convinto adesso – continua il presidente dell’Ascom - è tempo che la politica affronti la questione di una modifica alle norme sulla legittima difesa che mi sembrano decisamente inadatte ai tempi che stiamo vivendo"."Questo non significa sostenere la richiesta del porto d’armi da parte dei colleghi perché continuo a considerarla pericolosa e negativa, però sono convinto che la legge deve innanzitutto sanzionare l’azione criminosa iniziale comprendendo che chi viene assalito non può distinguere tra un’arma vera e un’arma giocattolo e se le sue intenzioni sono quelle di rubare un po’ di merce o di scagliarsi contro i familiari”, spiega.