(AdnKronos) - "Noi -sottolinea Bittarelli- abbiamo illustrato una nostra proposta, che elenca una serie di principi ispiratori della nuova disciplina primaria dei due settori taxi ed ncc, da inserire nella Legge Delega, che trovano autorevole fonte di riferimento giuridico nel noto recente Parere del Consiglio di Stato n. 03586/2015 del 23/12%2015". Taxi ed Ncc, si legge nella proposta, "sono due servizi diversi che, conseguentemente, hanno mercati di riferimento diversi; il taxi rientra nell’ambito del servizio di Trasporto Pubblico Locale non di Linea, sottoposto a regime di licenza; l’Ncc rientra nell’ambito del Trasporto Privato Locale non di Linea, sottoposto a regime di autorizzazione; le regole dei due settori devono, necessariamente, essere diverse e coerenti coi presupposti di qualificazione giuridica, operativi e di mercato, che sono distinti; non vi può e non vi deve essere, in conseguenza dei diversi presupposti operativi, di qualificazione giuridica e di mercato, alcuna possibilità di concorrenza di fatto o di diritto tra i due settori".Ma non solo. "Le piattaforme tecnologiche di intermediazione, attive a favore dell’uno o dell’altro settore, possono svolgere la loro funzione sul solo presupposto di condizionare e regolamentare la loro operatività in base al rispetto - da parte dei tassisti o dei noleggiatori che svolgono il contratto di trasporto (che rimane centrale nel più ampio negozio giuridico che i titolari delle piattaforme concludono con l’utente) - delle regole che disciplinano i due distinti settori di Trasporto Locale non di Linea; l'operatività delle piattaforme tecnologiche attive nell’interconnessione tra passeggeri e conducenti dei Servizi Taxi ed Ncc, avendo impatto su servizi pubblici o privati di interesse pubblico ed assoggettati ai limiti di ordine pubblico, sarà sottoposta al potere autorizzatorio, di vigilanza e di sanzione del Mise, che ne provvederà all’iscrizione in un apposito Registro degli Operatori del settore".