Roma, 5 mar. (Adnkronos) - Abitazioni tipiche e centri storici che si trasformano in camere d'albergo, nel rispetto dell'ambiente e della vita della popolazione locale, sia che si tratti della natura incontaminata dell'alta montagna sia che si tratti dei Sassi di Matera. La formula è quella tutta italiana dell'Albergo Diffuso, che ora arriva anche in Spagna grazie alla sua capacità di proporre un'ospitalità sostenibile, in grado di valorizzare le specificità dei territori. Pensata per salvare centri storici e borghi italiani dall’abbandono e dallo spopolamento, la formula dell'Albergo Diffuso permette di entrare in contatto con le tradizioni del posto, senza rinunciare alla comodità dei servizi alberghieri, ma evitando nuove costruzioni. Le abitazioni tipiche vengono restaurate secondo le tradizioni locali, all’insegna dello sviluppo territoriale sostenibile perché l'attenzione all'impatto sull'ambiente, ai prodotti locali, alla valorizzazione del territorio sono parte integrante del progetto. "A 14 anni dal debutto ufficiale, con il riconoscimento da parte della Regione Sardegna, e dopo aver contagiato circa 60 strutture nel nostro Paese, ora l’idea arriva alle porte del parco naturale Arribes del Duero, una zona rinomata per il suo straordinario patrimonio naturale e i suoi pregiatissimi vini", spiega Giancarlo Dall'Ara, presidente dell'Associazione nazionale alberghi diffusi (Adi), ricordando che da oggi è on line su www.alberghidiffusi.it, la nuova guida con le 60 strutture riconosciute. Una catena di piccoli hotel a 5 stelle distribuiti nella zona nord-ovest della provincia di Salamanca ha infatti deciso di puntare sulla formula dell'Albergo Diffuso grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali dell’antico borgo di Ledesma, a pochi chilometri da Salamanca, per la ristrutturazione degli spazi disabitati e abbandonati del paesino con la finalità di destinarli all’ospitalità turistica. "I lavori di ristrutturazione degli spazi stanno per terminare e l’apertura del nuovo albergo è prevista per il prossimo giugno 2012 - spiega Dall'Ara - La distribuzione degli ambienti in vari edifici del borgo ha fatto sì che, tanto i promotori del progetto, come le amministrazioni locali si riferissero al nuovo albergo con l’espressione 'pueblo-hotel'". Il progetto ha chiesto e ottenuto il riconoscimento di Albergo Diffuso rilasciato dall’Adi. L'associazione ha infatti stilato una lista dei requisiti necessari perché una struttura possa definirsi "albergo diffuso", tra cui le camere o unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti nel centro storico abitato; distanza ragionevole degli stabili (massimo 200 metri tra le unità abitative e la struttura con i servizi di accoglienza); presenza di una comunità viva ospitante e integrazione nel territorio; stile gestionale integrato nel territorio e nella sua cultura.