Roma, 1 mar. (Labitalia) - "Crediamo che il sacrificio chiesto alle casse privatizzate, di alzare la propria sostenibilità a un orizzonte temporale di 50 anni, sia un sacrificio massimale, soprattutto stante la situazione economico-finanziaria mondiale. Noi ci poniamo in maniera costruttiva di fronte a questo problema, rivendichiamo l'autonomia responsabile che ha caratterizzato il nostro operato nei 15 anni della privatizzazione; 15 anni che hanno portato a casse in equilibrio sui parametri definiti dalla legge". Così Alberto Oliveti, vicepresidente vicario dell'Enpam, ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri, intervenuto al 'Professional day', spiega a LABITALIA la posizione della cassa sulla riforma degli enti previdenziali privati. E il presidente dell'Enpam aggiunge che, per la cassa dei medici e degli odontoiatri, ci sarà, forse entro primavera, e comunque prima di settembre di quest'anno, "una riforma dei nostri fondi che dimostrerà un equilibrio sui saldi correnti a 50 anni con un patrimonio che alla fine del percorso sarà aumentato notevolmente a garanzia del pagamento delle pensioni". Questo, "naturalmente, senza carichi -precisa Oliveti- alle casse dello Stato, alle quali continueremo a contribuire, forse in misura maggiore, con il carico fiscale che ci viene definito da una legge che non ha comparazioni in Europa".