Pirrello (Epap), siamo motori Paese, necessari per crescita

L'intervento del presidente dell'ente al 'Professional day'.

Professioni
AdnKronos
Roma, 1 mar. (Labitalia) - "Dobbiamo far capire al Paese intero l'importanza dei professionisti. Non ci potrà essere crescita vera in Italia senza il contributo dei professionisti. Ci hanno affibiato il nomignolo di casta, quando invece crediamo di essere uno dei 'motori' del Paese". Così Arcangelo Pirrello, presidente dell'Epap (Ente di previdenza e assistenza degli attuari, chimici, dottori agronomi e dottori forestali e dei geologi), intervistato da LABITALIA in occasione del 'Professional Day', la giornata dei professionisti. Al centro della giornata anche i propositi di riforma del governo nei confronti della casse previdenziali privatizzate dei professionisti. "Gli enti di previdenza sono sotto osservazione -ha spiegato Pirrello- per due motivi: la sostenibilità e l'adeguatezza delle prestazioni previdenziali. Per quanto concerne il primo problema, riguarda per lo più le casse più antiche che hanno iniziato la loro attività con il sistema retributivo. Noi invece abbiamo iniziato con il contributivo puro, non abbiamo nessun problema di sostenibilità a 50 anni -ha sottolineato- ma abbiamo dei problemi di adeguatezza". "Le nostre pensioni sono molto basse: abbiamo -ha continuato Pirrello- un tasso di sostituzione medio, con 35 anni di contributi, che si attesta dal 22 al 24%, quindi molto poco. Dovremmo fare uno sforzo per contribuire di più per avere pensioni più adeguate". "In questo ci viene incontro la legge Lo Presti che è stata varata l'anno scorso e che prevede un aumento del contributo integrativo per praticare anche attività di welfare, su cui noi puntiamo molto -ha concluso- visto che attualmente un 'welfare dei liberi professionisti' non c'è".

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