Crenca (attuari), non siamo casta ma valore aggiunto per Paese

L'intervento del presidente del Consiglio nazionale al 'Professional day'.

Professioni
AdnKronos
Roma, 1 mar. (Labitalia) - "L'obiettivo di oggi è soprattutto quello di far capire al Paese che non siamo una casta. Non siamo dei privilegiati, ma siamo una categoria, con 2 milioni di professionisti, e 4 con l'indotto, che può dare un contributo, un valore aggiunto da cui ripartire per lo sviluppo del Paese". Questo il messaggio che stamattina Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio nazionale degli attuari, ha lanciato con LABITALIA dall'Auditorium della Conciliazione, durante il 'Professional day'. Crenca ribadisce: "Non siamo un gruppo chiuso; siamo un gruppo aperto che vuole dare il suo contributo. Tutte le professioni su questo punto sono totalmente unite, compresa la nostra". Tra le modifiche al pacchetto liberalizzazioni, secondo Crenca, "la più significativa è quella di aver risolto il problema delle società professionali, garantendo che la governance, e quindi la composizione azionaria, abbia un equilibrio corretto, rispettando l'importanza dei professionisti". Il presidente degli attuari ha poi affermato, riguardo la partita con il governo sulla riforma degli ordinamenti, che "c'è la volontà, da parte del governo, di chiudere la riforma secondo le indicazioni di agosto e di farlo anche in un tempo rapido". "Tutte le professioni hanno già presentato i 'gap' che hanno nei propri ordinamenti rispetto a quei paletti, quindi ci sono tutte le premesse per portarla in porto, e -ha aggiunto Crenca- condividiamo anche questa volontà di accelerazione, perché è importante dare un quadro nuovo a cui, peraltro, noi non ci sottraiamo". "Le professioni, infatti, già un anno e mezzo fa -ha spiegato- hanno presentato una riforma propria", a testimoniare la "volontà di modernizzarsi". "Se le due volontà coincidono, come pare, la cosa -ha concluso- dovrebbe andare in porto in tempi rapidi".

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