Mps: giudici appello ribaltano sentenza, assolti Profumo e Viola (2)

cronaca
AdnKronos
(Adnkronos) - La corte, presieduta dalla giudice Maria Rosaria Correra, con un breve dispositivo, ha dichiarato inammissibili i risarcimenti delle oltre 2mila parti civili, ha assolto gli imputati "perché il fatto non sussiste", Mps "per insussistenza dei reati presupposti" e ha indicato "in 90 giorni il termine per il deposito della motivazione". Un'assoluzione piena accolta con un braccio tra gli ex banchieri Profumo e Viola, che arriva dopo anni di processi e a due mesi esatti dalla Cassazione che ha reso definitiva l'assoluzione dell'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari e quella dell'ex dg Antonio Vigni riguardo il filone principale della vicenda Mps, ossia le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, realizzate dall'istituto senese tra il 2008 e il 2012.Si chiude così uno dei processi più 'controversi' per la banca senese. Nell'arringa dello scorso marzo il pg Gaballo aveva sostenuto che Profumo e Viola "erano pienamente consapevoli della falsa contabilizzazione delle operazioni Alexandria e Santorini fin dal loro ingresso in Mps per la dirimente ragione che furono chiamati a sostituire il precedente vertice - consigliato da Banca d'Italia di farsi da parte - proprio per far fronte a questa situazione potenzialmente letale per Mps". I due imputati, per la pubblica accusa, "vennero nominati proprio per rimediare a questa gravissima situazione potenzialmente letale per la stessa sopravvivenza della banca, nella quale prestavano ancora servizio i funzionari apicali che avevano ideato le operazioni fraudolente". Una ricostruzione a cui si erano opposte le difese e che oggi non convince i giudici d'appello di Milano.

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