Palermo, 18 mar. (Adnkronos) - Imprenditori, giovani startupper, industriali, costruttori, chef famosi, tutti legati da un filo comune: l'amore incondizionato per Palermo. Per farne un 'brand', "una città green", al passo coi tempi. Nasce così 'Palermo Mediterranea', una business community che vuole dare "risposte ad alcune grandi sfide" legate, ad esempio, all’ambiente o al Mediterraneo. Ci sono imprenditori noti e meno noti, dai Mirri agli Alessi, da Iolanda Riolo, Morettino e Ugo Giusino Parodi, al costruttore Marco Giammona. Ma una cosa vogliono subito metterla in chiaro: "Non abbiamo nessuna intenzione di fare politica". Nel 2022 si voterà e Palermo Mediterranea, attraverso il direttore, Dario Nepoti, e il Presidente, Marco Giammona, annuncia: "Nessuno di noi si candiderà, e se qualcuno dovesse farlo verrà immediatamente sospeso".La Business community nasce nel 2018, da una idea di imprenditori, giovani e meno giovani. "Noi, ad esempio, siamo una città di mare - spiega Dario Nepoti - e, invece, tendiamo a non vederlo, purtroppo. Vogliamo una città che dal mare tragga le energie per farsi hub, che faccia sintesi dell'essere Mediterraneo". "Abbiamo sviluppato degli studi, delle ricerche e ci siamo resi conto che molti dei modelli che erano riusciti a innescare dei cambiamenti di città erano basati sull'apporto delle business community", spiegano.Gli imprenditori prendono esempio da città come Milano e hanno preso come modello anche grandi città europee come Helsinki, Amsterdam o Barcellona. "Ci siamo resi conto che alla genesi di molti dei cambiamenti di queste città quando iniziano sviluppare visione c'è una business community". Ma qual è l'obiettivo di Palermo Mediterranea? "Sviluppare progettualità per la città, questo è quello che andremo a fare. Oggi pubblichiamo il nostro sito: www.palermomediterranea.it - dice Dario Nepoti - per aprirci alla città. Abbiamo dei progetti di cui ancora non vogliamo parlare. Ne abbiamo sviluppati due o tre, ad esempio abbiamo coorganizzato la Business Digital week". Ma ricorda anche che dopo l'inizio della pandemia "abbiamo raccolto in pochi giorni 55 mila euro destinati all’acquisto di macchinare per tre ospedali di Palermo".