(Adnkronos) - I fotobioreattori su cui la tecnologia si basa sono composti da pannelli idraulici innovativi, in cui circolano le micro-alghe, equipaggiati con pannelli illuminatori a LED che diffondono la luce in maniera uniforme, sfruttando le lunghezze d’onda preferite per la fotosintesi. La modulazione della luce per intensità e qualità viene controllata in base alle condizioni di crescita ottimali.I vantaggi di questa tecnologia consistono nella elevata efficienza di fissazione della CO2, semplicità, modularità e compattezza e nel funzionamento h24/7. Questi fattori la rendono interessante per tutte le aree logisticamente favorevoli anche in siti non utilizzabili per l’agricoltura, o aree industriali dismesse e riconvertite.Attualmente, l’impianto pilota ha raggiunto dati di produttività giornaliera di biomassa molto promettenti, che - laddove confermati su più larga scala - potrebbero consentire ad un impianto che abbia footprint pari a 1 ettaro di arrivare a produrre ben 500 tonnellate di biomassa l’anno per ettaro, intrappolando circa 1000 tonnellate di CO2.