Milano, 21 apr. (AdnKronos) - L'omicidio della 25enne pakistana da parte del padre e del fratello, contrari alla sua voloontà di sposare un italiano è "un orrore da Medioevo che faccio fatica a commentare. Chiedo alle nostre istituzioni, a partire dalla città di Brescia e Regione Lombardia, di intitolare a questa ragazza un luogo simbolo, per ricordare sempre che in Italia non c’è posto per chi considera la donna come una merce di scambio da offrire e vendere al migliore offerente". Così Viviana Beccalossi, consigliere regionale della Lombardia del gruppo misto. Per Beccalossi si tratta di "una vicenda del tutto simile a quella capitata, sempre a Brescia, a Hina Saleem, che vede ancora una volta morire in modo atroce una ragazza la cui unica colpa era volersi integrare e vivere una vita normale nel nostro Paese". Qui "lavorava, qui viveva e qui aveva studiato. Forse per questo aveva creduto di poter sposare l'uomo che amava, ma non aveva fatto i conti con la sua 'cultura' d'origine, che guarda ogni forma di libertà, soprattutto della donna, come il male assoluto".