(AdnKronos) - In vista dell'incontro di domani, la tensione dei sindacati è massima. "Mi pare di poter dire che quello discusso non sia un piano di sviluppo ma di ridimensionamento, con l’obiettivo di sopravvivere ancora un po’ di tempo, in attesa forse di operazioni societarie future che potrebbero svilupparsi", ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi. Un piano di tagli al costo del lavoro che appare "fondato sulla sabbia": "ora si scarica sul sindacato la responsabilità per il finanziamento di Alitalia, quando in tutti questi anni i manager dell’azienda non hanno fatto le cose basilari per mettere in sicurezza il bilancio dell’azienda e darle una prospettiva seria di sviluppo e di incremento dei ricavi". La Filt-Cgil vuole "verificare se si tratta si un piano lacrime e sangue o se conterrà realmente ipotesi di sviluppo". "Adesso - ha detto il segretario nazionale Nino Cortorillo - serve conoscere i contenuti e fare una trattativa vera. Ci aspettiamo anche che il Governo svolga la sua parte di sostegno alla compagnia ma anche di salvaguardia del lavoro".Per l'Usb, "è la solita immangiabile minestra che ci avvelena da anni" e "ci troviamo di fronte a un piano “lacrime e sangue” con tagli di personale, di aerei e di costi a fronte di investimenti molto sfumati se non del tutto inesistenti".