Roma, 7 mar. (AdnKronos) - "E' giunto il momento di riaffermare la distinzione tra partito e governo, che non è una questione organizzativa, è una scelta politica". Si legge nella mozione che accompagna la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Pd. "Non solo per senso del limite -argomenta il Guardasigilli-. È una condizione per tornare a vincere, in un contesto politico e istituzionale mutato rispetto a quello bipolare e maggioritario in cui immaginammo le nostre regole. È il segno di aver colto la lezione della sconfitta del 4 dicembre: un partito nei fatti 'assorbito' nel governo non è stato in grado di coinvolgere la società e nemmeno di comunicare". "Da tutto questo deriva la necessità di distinzione delle figure del candidato premier e del segretario del partito per testimoniare un modo di concepire la politica e un impegno nei confronti della nostra comunità. Il partito non è un comitato elettorale permanente" e "occorre dedicarsi a tempo pieno a questo partito che ha bisogno di aprirsi (...) di ricostruire quel centrosinistra largo, che è stato il motore di cambiamento reale in tutti i passaggi più importanti della vita della Repubblica".