Sanità: Federanziani, 4,5 mln italiani incontinenti, rivedere modello ausili

Ssn eroga il 66%, pazienti spendono di tasca propria 283 mln

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AdnKronos
Roma, 2 mar. (AdnKronos Salute) - In Italia sono 4,5 milioni le persone che soffrono di incontinenza urinaria, pari al 7,8% della popolazione. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Cergas Bocconi in collaborazione con Senior Italia Federanziani, presentata oggi al ministero della Salute. L'analisi ha seguito un approccio 'patient oriented' per comprendere i bisogni del paziente incontinente, sottolineando il diritto delle persone affette da incontinenza stabilizzata di accedere agli ausili assorbenti. Il sistema sanitario nazionale eroga il 66% degli ausili assorbenti complessivamente scambiati sul mercato, con un investimento di 355,1 milioni di euro, pari al 56% della spesa totale. La spesa out of pocket, invece, pari al 44% del totale della spesa per ausili assorbenti, è pari a 283,1 mln. Dall'analisi emerge una "significativa eterogeneità sotto il profilo dell'organizzazione del sistema regionale, delle modalità di distribuzione, della libertà di scelta connessa al paziente rispetto ai presidi". E ancora, si sottolineano "numerosi aspetti critici dell'attuale modello di gestione dell'assistenza: dall'universalismo mancato all'eterogeneietà in termini di canale distributivo inter e intra Regioni, dall'assenza di standard nazionali per la definizione della qualità dei prodotti all'assenza di un approccio sistemico". "Le criticità riscontrate possono essere affrontate ripensando al modello nel suo complesso - si legge nello studio - con l'obiettivo di raggiungere un adeguato livello di equità d'accesso e fruizione ai pazienti, garantendo loro un livello qualitativo degli ausili che corrisponda a un'elevata soddisfazione del paziente". "E' in quest'ottica - si osserva ancora - che il modello proposto individua nell'accordo quadro il processo di accreditamento ottimale per definire soggetti eleggibili, e segnala la necessità di definire ex-ante un prezzo degli ausili, specifico per il Ssn, assegnando un budget individuale al paziente correlato al livello di gravità della sua condizione. Altri due punti cardine la necessità di separare le competenze dell'accreditamento coerentemente ai livelli istituzionali e controllare i flussi dei consumi". "I pazienti trarrebbero vantaggio dall'implementazione di un simile modello - dichiara il presidente nazionale di Senior Italia Federanziani, Roberto Messina - Il momento è il più adatto per un ripensamento delle logiche di funzionamento del sistema, specialmente alla luce dell'inarrestabile processo di invecchiamento della popolazione che richiede una risposta sempre più efficace ai bisogni della persona incontinente".

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