Vicenza, 1 mar. (AdnKronos) - Prosegue e cresce il sogno iridato di Vicenza e del Veneto. Il progetto della candidatura del Veneto per ottenere l’incarico di organizzare i campionati del mondo di ciclismo su strada del 2020 continua la sua corsa verso il traguardo di Bergen, in Norvegia, dove nel mese di settembre in occasione proprio del mondiale 2017 verrà ufficializzata la decisione dell’Unione Ciclistica Internazionale per quella che sarà la sede iridata del 2020. In questa volata mondiale il Veneto dovrà vedersela con Olanda, Colombia e Australia. "Tutte candidature serie e valide, dalla nostra però c’è un percorso invidiabile, sia dal punto di vista tecnico che artistico, disegnato con l’obiettivo di regalare forti emozioni sia a chi corre che al pubblico. In questi ultimi mesi il lavoro del comitato è andato avanti. E’ un momento delicato e cruciale. In questa fase stiamo facendo il lavoro più duro. Per restare in gergo ciclistico possiamo dire che è come il lavoro del gregario che pedala duro con il vento in faccia, quando mancano ancora tanti chilometri al traguardo e non ci sono le telecamere accese. Quel lavoro che però è essenziale per permettere poi al capitano di finalizzare il risultato nei chilometri decisivi", spiega Claudio Pasqualin che è il presidente del comitato promotore supportato da un pool fidato di collaboratori tra i quali spiccano il suo vice Moreno Nicoletti, noto e apprezzato manager sportivo, e il consigliere Alessandro Belluscio.Nel frattempo a supportare questa corsa mondiale è arrivata l’ufficializzazione del sostegno della Regione Veneto al progetto. “Per la verità l’appoggio del Presidente Luca Zaia e della Giunta Regionale non è mai mancato. Il progetto è stato sposato dalla Regione fin dalle sue fasi iniziali, certo ora avere ricevuto il sostegno al progetto in ogni sua parte, il tutto formalizzato, sottoscritto e inserito nella delibera della Giunta Regionale ci da ulteriore fiducia e slancio", sottolinea Pasqualin.