(AdnKronos) - (Adnkronos) - Particolarmente qualificata la platea dei relatori, tra i quali il direttore del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità Eugenia Dogliotti; il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan; la responsabile della direzione prevenzione Francesca Russo; Christof Hamelman dell’Ufficio Europeo per gli investimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con Marco Martuzzi del Centro di Salute e Prevenzione dell’OMS con sede a Bonn; Tony Fletcher, attuale responsabile della sanità pubblica britannica, l’uomo che ha studiato in prima persona un evento simile accaduto negli Stati Uniti; Kurt Streif, direttore dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro (IARC); Massimo Rugge, responsabile del Registro Tumori del Veneto; Karen Mackay, dell’Autorità Europea per la Salute Alimentare.“E’ un momento per certi versi storico -ha spiegato Coletto – perché siamo gli unici che, seguendo un approccio rigorosamente scientifico e trasparente, manteniamo un confronto costante a livello internazionale, lavorando con l’ISS italiano e l’OMS. Mentre molti cavalcano le paure della gente diffondendo ora inesattezze ora falsità, a solo scopo di propaganda politica, noi abbiamo lavorato sodo e oggi gli acquedotti sono in sicurezza, sono attivi i monitoraggi sulle persone e sugli alimenti, è partito uno screening a tappeto che è l’unica via per ricevere risposte scientificamente fondate e indicazioni terapeutiche per curare chi avesse ricevuto un danno alla salute. Le chiacchiere le lascio volentieri ai cacciatori di consensi, il cui terreno di caccia preferito è purtroppo, da tempo, la sanità”.