Roma, 14 feb. (AdnKronos) - Nel 2016 il pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell’1%. La variazione annua del pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari a +0,9% (nel 2016 vi sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2015). E' quanto emerge dalle stime preliminari diffuse oggi dall'Istat. Nel Documento programmatico di bilancio di ottobre scorso, il governo aveva stimato per il 2016 un rialzo del Pil (in termini grezzi) dello 0,8% dopo lo 0,7% del 2015. Il dato di oggi è quindi leggermente superiore alle stime italiane e in linea invece con quelle Ue. I risultati dei conti nazionali annuali per il 2016 saranno diffusi il prossimo 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno comunicati il 3 marzo. La variazione acquisita per il 2017 è pari a +0,3%.Nel quarto trimestre del 2016, emerge ancora dalle stime, il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% nei confronti del quarto trimestre del 2015. Il quarto trimestre del 2016, riferisce l'Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al quarto trimestre del 2015. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei settori dell'industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. Nello stesso periodo il pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,5% negli Stati Uniti, dello 0,6% nel Regno Unito e dello 0,4% in Francia. In termini tendenziali, la crescita è stata del 2,2% nel Regno Unito, dell'1,9% negli Stati Uniti e dell'1,1% in Francia.