A breve una "Foresta Blu" impreziosirà i fondali di Golfo Aranci

di Davide Mosca
OLBIA. Già solo il nome "Foresta blu" evoca qualcosa di magico. Se poi si pensa che potrebbe perfino ripulire il mare e restituire ossigeno pulito allora allora c'è da chiedersi di fronte a quale stregoneria si abbia a che fare. In realtà non c'è alcuna magia, alcun trucco, ma solo la potenza della Natura. Lo ha spiegato bene ieri, Mariasole Bianco - presidente di Worldrise Onlus- che insieme a ZeroCo2 e al patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Golfo Aranci sta portando avanti un progetto di riforestazione della posidonia nel comune costiero. Il team di Worlrise supportato da quello di ZeroCo2 nel mese di maggio metteranno a dimora 2500 piante di posidonia in un'area di centro metri quadri. Sarà un vero e proprio laboratorio sottomarino che restituirà dati importanti e preziosi per divulgare l'importanza di questa pianta. «La Posidonia è l'asilo nido del Mediterraneo - ha spiegato la Bianco -, all'interno si popola di migliaia di specie diventando un hotspot di biodiversità. Ma non solo perché la Posidonia previene l'erosione costiera, queste foreste bloccano il moto ondoso e fanno sì che le spiagge non vengano erose. La terza qualità preziosa di questa pianta è il ruolo fondamentale che ha sui cambiamenti climatici perché assorbono l'anidride carbonica nascondendola tra le radici e successivamente producono O2, più di venti litri di ossigeno per metro quadro. Dopo aver piantato la posidonia la monitoreremo per tre anni e vogliamo misurare bene la quantità di ossigeno prodotta e quanto successo avrà la piantagione, perché magari non tutte le piantine sopravviveranno. Ma soprattutto vogliamo capire quanta biodiversità siamo in grado di rigenerare rigenerando l'habitat, la casa dove questi pesci o questi piccoli animali possono vivere. Golfo Aranci è ricchissima di posidonia, prima lo era ancora di più e possiamo avere successo perché il Golfo è abbastanza riparato». Grande l'entusiasmo anche dell'amministrazione comunale.

 «E' un'iniziativa che abbiamo fortemente caldeggiato grazie a Marisole Bianco -ha spiegato Paolo Madeddu delegato del Comune per l'ambiente - che è sempre attenta a coinvolgere il tessuto sociale e questa di oggi e quella di maggio saranno le prime di tante altre iniziative per coinvolgere tutti i giovani che fin da piccoli devono capire l'importanza di questa pianta».

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Alessandra Feola, delegata alla cultura: «Siamo veramente contenti che Golfo Aranci possa diventare un laboratorio per studiare le biodiversità. Il nostro territorio diventerà uno dei primi esempi di riforestazione di Posidonia in Italia. I risultati di queste ricerche scientifiche verranno pubblicati e ci sarà anche una ripercussione positiva sul turismo». All'iniziativa di ieri ha preso parte anche il Comandante dell'ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci, Francesco D'Esposito che ha evidenziato l'importanza dell'educazione ambientale, nonché l'esigenza di coinvolgere sempre più giovani alla cultura del mare. Esposito ha, poi, ricordato gli appuntamenti in programma l'11 aprile in occasione della giornata del mare.
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