OLBIA. Una decisione capace di trasformare il momento di dolore più grande per una famiglia nella speranza di vita per altri: grazie alla scelta dei familiari di una giovane donna deceduta ieri all'ospedale di Olbia, altre tre persone potranno tornare alla vita. In seguito alla morte di una donna , ricoverato da diversi giorno nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, la famiglia ha consentito alla donazione degli organi che andranno a migliorare la vita di tre pazienti.
Viste le condizioni cliniche della donna nella mattinata di ieri è iniziata la fase di osservazione per verificarne lo stato di morte celebrale: l'accertamento della morte si basa sulla verifica, per almeno 6 ore consecutive, della contemporanea assenza dello stato di coscienza, di tutti i riflessi che coinvolgono l'encefalo, dell'attività respiratoria spontanea, dell'attività elettrica cerebrale. Solo in seguito al periodo di osservazione, terminato alle 17.00 di ieri, è stato possibile avviare le procedere per la donazione degli organi.
I familiari, a cui va un sentito ringraziamento da parte di tutta l'Ats e l'Assl di Olbia , hanno deciso di donare gli organi della donna: un gesto che consentirà di salvare tre persone.
"In seguito alla conclusione del periodo di osservazione – spiegano del reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II di Olbia – nel cuore della notte, con una equipe proveniente dal "Brotzu" di Cagliari e un altra da "Le Molinette" di Torino, abbiamo proceduto al prelievo degli organi che consentiranno di migliorare la vita di tre persone diverse. Non possiamo che ringraziare i familiari della donna che, nonostante il dolore, hanno acconsentito alla donazione
degli organi. Ricordiamo infatti che per mezzo del progresso scientifico, la donazione e il trapianto rappresentano una concreta speranza di vita per molte persona malate, con una qualità di vita precaria. Un gesto di grande altruismo che non ha prezzo ed è in grado di migliorare la vita di molte persone". Questo è il secondo espianto di organi fatto a Olbia nel corso del 2021.
Viste le condizioni cliniche della donna nella mattinata di ieri è iniziata la fase di osservazione per verificarne lo stato di morte celebrale: l'accertamento della morte si basa sulla verifica, per almeno 6 ore consecutive, della contemporanea assenza dello stato di coscienza, di tutti i riflessi che coinvolgono l'encefalo, dell'attività respiratoria spontanea, dell'attività elettrica cerebrale. Solo in seguito al periodo di osservazione, terminato alle 17.00 di ieri, è stato possibile avviare le procedere per la donazione degli organi.
I familiari, a cui va un sentito ringraziamento da parte di tutta l'Ats e l'Assl di Olbia , hanno deciso di donare gli organi della donna: un gesto che consentirà di salvare tre persone.
"In seguito alla conclusione del periodo di osservazione – spiegano del reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II di Olbia – nel cuore della notte, con una equipe proveniente dal "Brotzu" di Cagliari e un altra da "Le Molinette" di Torino, abbiamo proceduto al prelievo degli organi che consentiranno di migliorare la vita di tre persone diverse. Non possiamo che ringraziare i familiari della donna che, nonostante il dolore, hanno acconsentito alla donazione
degli organi. Ricordiamo infatti che per mezzo del progresso scientifico, la donazione e il trapianto rappresentano una concreta speranza di vita per molte persona malate, con una qualità di vita precaria. Un gesto di grande altruismo che non ha prezzo ed è in grado di migliorare la vita di molte persone". Questo è il secondo espianto di organi fatto a Olbia nel corso del 2021.
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