OLBIA. Nella prima mattinata di ieri gli Agenti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Sassari, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Z.K., 44enne nomade di cittadinanza serba, attualmente dimorante a Sassari. Il provvedimento cautelare è stato emesso dai giudici della Sezione Distaccata della Corte d'Appello di Sassari ed è stato disposto per dare esecuzione ad un mandato di arresto europeo pendente a suo carico, richiesto dall'autorità giudiziaria del Belgio.
L'uomo, che si trovava nel territorio nazionale è stato tratto in arresto dopo aver interamente espiato un'altra pena definitiva che stava scontando in detenzione domiciliare a Sassari, inflittagli dal Tribunale di Tempio Pausania, per delitti contro il patrimonio commessi in questa provincia.
L'uomo, che si trovava nel territorio nazionale è stato tratto in arresto dopo aver interamente espiato un'altra pena definitiva che stava scontando in detenzione domiciliare a Sassari, inflittagli dal Tribunale di Tempio Pausania, per delitti contro il patrimonio commessi in questa provincia.
Il mandato di arresto europeo era stato richiesto dall'autorità belga poiché l'uomo era stato condannato a pena definitiva da un Tribunale di quel paese, quale partecipe di una organizzazione criminale dedita alle rapine a mano armata e ai furti aggravati ai danni di abitazioni private commesse nell'anno 2013 nelle città di Beerse, Lille e Turnhout, cittadine delle Fiandre, vicino ad Anversa, in Belgio.
L'uomo è una persona con numerosissimi precedenti penali e di polizia per delitti contro il patrimonio commessi in Italia ove, peraltro aveva in passato più volte tentato di nascondere la sua reale identità esibendo false generalità alle forze di polizia. L'arrestato è stato temporaneamente condotto presso la Casa circondariale di Sassari. Nei prossimi giorni verrà trasferito presso un altro carcere della penisola ove, sempre a breve sarà consegnato alle autorità di polizia del Belgio che giungeranno in Italia per ricevere il detenuto e trasferirlo con mezzo aereo in un carcere di quel Paese.© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione