OLBIA. Si è conclusa ieri l'operazione complessa "Corallo" l'intensa attività autunnale della Direzione Marittima del Nord Sardegna. La campagna concentrata, durata 3 giorni, ha visto impiegati oltre 60 tra uomini e donne dell'intera Direzione Marittima del Nord Sardegna che, coordinati dal Direttore Marittimo C.V.(CP) Maurizio Trogu, hanno provveduto ad effettuare capillari controlli a mare e a terra con ispezioni su motopesca, punti di sbarco, ristoranti, rivenditori all'ingrosso e al dettaglio elevando 9 sanzioni per un totale di circa 22mila euro e ponendo sotto sequestro 100 chili di prodotti ittici e attrezzi da pesca.
Di particolare rilievo è stata l'attività di fermo ed identificazione di un peschereccio di Siniscola, intento nella pesca a strascico all'interno dell'Area Marina Protetta di Tavolara- Capo coda cavallo in zona di riserva parziale scongiurando così un prevedibile ed ingente danno ambientale. Il motopesca all'01 di notte di mercoledì 3 luglio è stato fermato dalla Motovedetta CP 273, la quale ha sequestrato gli attrezzi da pesca, in particolare una rete con i divergenti lunga più di 25 metri ed ha subito l'addebito di punti sulla licenza di pesca. Sono state inoltre effettuate attività mirate in concorso con l'Autorità giudiziaria di Tempio Pausania e lo SPRESAL di Olbia riguardanti controlli sulla sicurezza dei luoghi di lavoro nei confronti di alcuni locali sul litorale olbiese. Il prodotto ittico sequestrato è in larga misura privo delle dovute indicazioni in materia di etichettatura, tracciabilità ed informazioni obbligatorie per il consumatore finale, in violazione della normativa europea e nazionale. Tutte le partite di prodotti della pesca e dell'acquacoltura devono, infatti, essere rintracciabili in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio al fine di garantire la tutela del consumatore finale. "Le attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di pesca proseguono senza sosta" ha dichiarato il Direttore Marittimo del Nord Sardegna, Capitano di Vascello Maurizio TROGU "per la tutela delle risorse marine e per garantire la sicurezza dei consumatori".
Di particolare rilievo è stata l'attività di fermo ed identificazione di un peschereccio di Siniscola, intento nella pesca a strascico all'interno dell'Area Marina Protetta di Tavolara- Capo coda cavallo in zona di riserva parziale scongiurando così un prevedibile ed ingente danno ambientale. Il motopesca all'01 di notte di mercoledì 3 luglio è stato fermato dalla Motovedetta CP 273, la quale ha sequestrato gli attrezzi da pesca, in particolare una rete con i divergenti lunga più di 25 metri ed ha subito l'addebito di punti sulla licenza di pesca. Sono state inoltre effettuate attività mirate in concorso con l'Autorità giudiziaria di Tempio Pausania e lo SPRESAL di Olbia riguardanti controlli sulla sicurezza dei luoghi di lavoro nei confronti di alcuni locali sul litorale olbiese. Il prodotto ittico sequestrato è in larga misura privo delle dovute indicazioni in materia di etichettatura, tracciabilità ed informazioni obbligatorie per il consumatore finale, in violazione della normativa europea e nazionale. Tutte le partite di prodotti della pesca e dell'acquacoltura devono, infatti, essere rintracciabili in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio al fine di garantire la tutela del consumatore finale. "Le attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di pesca proseguono senza sosta" ha dichiarato il Direttore Marittimo del Nord Sardegna, Capitano di Vascello Maurizio TROGU "per la tutela delle risorse marine e per garantire la sicurezza dei consumatori".
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