OLBIA. Il sindaco Nizzi non ci sta. E alle critiche dell'assessore ai lavori pubblici, Balzarini, sulle "strumentalizzazioni del Piano Mancini" risponde nel corso della conferenza stampa di fine anno. Il primo cittadino parte da un presupposto: "il piano Mancini è un progetto irrealizzabile, anche da un punto di vista normativo e che si scontra proprio con alcune leggi regionali". E presto - ha confermato il sindaco- ci sarà un referendum per sondare le intenzioni della popolazione sul Piano Mancini. "Non è stato ancora concluso l'iter. Il piano di mitigazione del rischio idrogeologico in secoli di vita della storia di Olbia è una delle cose più importanti che stanno capitando. Perché andrà ad influire sulla vita e la morte della città" Il referendum, secondo Nizzi, non servirà da un punto di vista amministrativo, ma come una scelta politica da rispettare. E il quesito potrebbe essere votato in abbinamento al voto regionale di febbraio.
"Balzarini si deve dimettere. ha perso l'occasione per stare zitto -ha dichiarato Nizzi- .Drammatico e irresponsabile che un esponente politico si sia prestato a parlare in quel modo incolpandomi di terrorismo nei confronti della popolazione. Ha mentito sapendo di dire delle bugie e di non conoscere le cose". Il sindaco ha poi evidenziato tutti i suoi dubbi in merito alla regolarità dei procedimenti amministrativi con la mancanza di numeri di protocolli e di pubblicazione di affidamenti a società terze di incarichi di lavoro. Proprio su questo ultimo punto il sindaco ha posto l'accento rilevando un aumento di spesa di risorse pubbliche per la realizzazione del Piano Mancini. "Ci dovranno rispondere su alcune irregolarità che stiamo riscontrando e sui soldi spesi fino ad oggi e che verranno erogati. L'anomalia principale riguarda l'accordo tra Regione Sardegna e Sogesit e i successivi incarichi a persone ed aziende terze con esborsi di risorse pubbliche senza controllo".
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