OLBIA. Il Comune di Olbia è risultato beneficiario di un finanziamento relativo alla realizzazione di un sistema di accumulo energetico nella scuola elementare di via Nanni a fronte della Programmazione Unitaria 2014-2020 – POR FESR Sardegna, "Azioni per lo sviluppo di progetti sperimentali di reti intelligenti nei Comuni della Sardegna".
«Si tratta di un finanziamento di quasi 120 mila euro – afferma l'Assessore ai Lavori Pubblici Giampiero Palitta – in un settore che sta particolarmente a cuore alla nostra amministrazione, ovvero l'efficientamento energetico attraverso metodologie sperimentali».
L'intervento prevede la realizzazione di un piccolo locale tecnico all'interno del cortile della scuola e di una micro rete intelligente per la gestione dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico presente nell'edificio scolastico, consistente nella realizzazione di una rete di immagazzinamento per mezzo di un accumulo a batterie a ioni di litio.
«Questo sistema permette di utilizzare direttamente la maggior percentuale dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico. - commenta l'Assessore alla Cultura Sabrina Serra - Non possiamo che essere entusiasti di questa innovazione in una delle nostre scuole cittadine».
«Si tratta di un finanziamento di quasi 120 mila euro – afferma l'Assessore ai Lavori Pubblici Giampiero Palitta – in un settore che sta particolarmente a cuore alla nostra amministrazione, ovvero l'efficientamento energetico attraverso metodologie sperimentali».
L'intervento prevede la realizzazione di un piccolo locale tecnico all'interno del cortile della scuola e di una micro rete intelligente per la gestione dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico presente nell'edificio scolastico, consistente nella realizzazione di una rete di immagazzinamento per mezzo di un accumulo a batterie a ioni di litio.
«Questo sistema permette di utilizzare direttamente la maggior percentuale dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico. - commenta l'Assessore alla Cultura Sabrina Serra - Non possiamo che essere entusiasti di questa innovazione in una delle nostre scuole cittadine».
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