OLBIA. I carabinieri del reparto territoriale di Olbia hanno sgominato una banda di rapinatori che si sono resi responsabili dell'assalto a mano armata all'ufficio postale di Vaccileddi nel comune di Loiri Porto San Paolo il 4 dicembre scorso. I malviventi avevano dovuto aspettare l'apertura del timer della cassaforte, circa 40 minuti di tensione all'interno dell'ufficio postale con armi puntate ai cassieri. Il bottino dei malviventi era stata stimato in circa 40mila euro.
Cinque persone sono finite nelle maglie dei militari che, dopo un'indagine "chirurgica" durata tre mesi, hanno catturato e arrestato due persone, individuata una terza che si trovava già in carcere per un'altra rapina e altri due denunciati e indagati per aver fatto parte dell'organizzazione criminale. Tutti i dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata stamane dal comandante del reparto territoriale di Olbia, Alberto Cicognani, che ha voluto evidenziare il grande successo di un lavoro di squadra tra i reparti dell'Arma, Nucleo Operativo, Stazioni dei Carabinieri, Ris di Cagliari, Cacciatori di Sardegna e unità cinofile.
Grande soddisfazione del comandante del Norm, il tenente Andrea Asuni che ha seguito l'indagine in questi mesi: "Il risultato di oggi è stato possibile grazie ad una analisi incrociata tra i filmati di videosorveglianza della rapina espandendola alle telecamere sulle possibili vie di fuga, l'analisi delle celle telefoniche e delle testimonianza. Questo ha permesso di circoscrivere l'indagine ad un range di soggetti anche grazie a metodi tradizionali con pedinamenti e quelli tecnici con microspie ed intercettazioni". Alle prime luci dell'alba di oggi i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, insieme allo Squadrone Cacciatori di Sardegna e al Comando Provinciale di Nuoro, al termine di un'indagine di circa tre mesi condotta anche grazie alla preziosa ricostruzione affidata al RIS di Cagliari, sono entrati in azione a Lula e a Padru per catturare Carlo Gusinu 34enne di Padru e Pier Franco Muscau 29enne di Lula. Per il terzo componente della banda, Franco Paolo Chessa, 36enne già in carcere a Sassari per un'altra rapina, è stata notificato il provvedimento del magistrato. Altre due persone S. C., pregiudicato 55enne e R. P., incensurato 23enne, entrambi di Lula, risultano indagati e questa mattina sono stati oggetto di una attenta perquisizione, anche con l'uso di unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi perché hanno fatto parte dell'organizzazione della rapina.
Quella che dalle testimonianze sembrava essere una Fiat Punto bianca, si è trasformata in una Mazda 2 di colore grigio chiaro, rubata a Sassari nel mese di ottobre, mentre durante la fuga la banda era preceduta da un'altra auto, poi risultata di proprietà di uno di loro, utilizzata come apripista per evitare eventuali posti di blocco delle Forze di Polizia.
Le perquisizioni, tuttora in corso, hanno dato esito positivo e al momento sono state trovate cartucce di diverso tipo e calibro, i cellulari utilizzati per i sopralluoghi prima della rapina e nel corso della stessa, nonché uno scanner verosimilmente utilizzato per la ricerca di microspie.
I due tratti in arresto nella mattinata odierna saranno trasferiti presso le case circondariali di Nuoro e Sassari a disposizione del Pubblico Ministero.
Cinque persone sono finite nelle maglie dei militari che, dopo un'indagine "chirurgica" durata tre mesi, hanno catturato e arrestato due persone, individuata una terza che si trovava già in carcere per un'altra rapina e altri due denunciati e indagati per aver fatto parte dell'organizzazione criminale. Tutti i dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata stamane dal comandante del reparto territoriale di Olbia, Alberto Cicognani, che ha voluto evidenziare il grande successo di un lavoro di squadra tra i reparti dell'Arma, Nucleo Operativo, Stazioni dei Carabinieri, Ris di Cagliari, Cacciatori di Sardegna e unità cinofile.
Grande soddisfazione del comandante del Norm, il tenente Andrea Asuni che ha seguito l'indagine in questi mesi: "Il risultato di oggi è stato possibile grazie ad una analisi incrociata tra i filmati di videosorveglianza della rapina espandendola alle telecamere sulle possibili vie di fuga, l'analisi delle celle telefoniche e delle testimonianza. Questo ha permesso di circoscrivere l'indagine ad un range di soggetti anche grazie a metodi tradizionali con pedinamenti e quelli tecnici con microspie ed intercettazioni". Alle prime luci dell'alba di oggi i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, insieme allo Squadrone Cacciatori di Sardegna e al Comando Provinciale di Nuoro, al termine di un'indagine di circa tre mesi condotta anche grazie alla preziosa ricostruzione affidata al RIS di Cagliari, sono entrati in azione a Lula e a Padru per catturare Carlo Gusinu 34enne di Padru e Pier Franco Muscau 29enne di Lula. Per il terzo componente della banda, Franco Paolo Chessa, 36enne già in carcere a Sassari per un'altra rapina, è stata notificato il provvedimento del magistrato. Altre due persone S. C., pregiudicato 55enne e R. P., incensurato 23enne, entrambi di Lula, risultano indagati e questa mattina sono stati oggetto di una attenta perquisizione, anche con l'uso di unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi perché hanno fatto parte dell'organizzazione della rapina.
Quella che dalle testimonianze sembrava essere una Fiat Punto bianca, si è trasformata in una Mazda 2 di colore grigio chiaro, rubata a Sassari nel mese di ottobre, mentre durante la fuga la banda era preceduta da un'altra auto, poi risultata di proprietà di uno di loro, utilizzata come apripista per evitare eventuali posti di blocco delle Forze di Polizia.
Le perquisizioni, tuttora in corso, hanno dato esito positivo e al momento sono state trovate cartucce di diverso tipo e calibro, i cellulari utilizzati per i sopralluoghi prima della rapina e nel corso della stessa, nonché uno scanner verosimilmente utilizzato per la ricerca di microspie.
I due tratti in arresto nella mattinata odierna saranno trasferiti presso le case circondariali di Nuoro e Sassari a disposizione del Pubblico Ministero.
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