Mereu carica i suoi in vista della sfida con la Pistoiese

OLBIA. "Io mi sento il capitano orgoglioso di questi ragazzi, sono il primo tifoso e vorrei che tutti quelli che amano l'Olbia capiscano che per vincere non si deve pensare ai rimpianti, ma a spendere tutte le energie di cui disponiamo nella prossima lotta che ci aspetta. Non si ottengono risultati piangendosi addosso". Questo il monito lanciato da mister Bernardo Mereu in conferenza stampa, a due giorni dalla sfida che vedrà l'Olbia impegnata sul campo della Pistoiese. Sarà la prima di due trasferte consecutive che i bianchi dovrà affrontare in emergenza numerica, dal momento che il tecnico dovrà fare a meno degli squalificati Muroni e Vallocchia e degli infortunati Pisano, Ogunseye e Piredda.

"È chiaro che si tratta di un momento delicato - premette Mereu - ma è questo il momento in cui deve venire fuori il carattere. Cuore e grinta devono essere messe in valigia in quantità superiori al normale perché potranno essere il valore aggiunto. A Pistoia scenderemo in campo forti delle certezze date dal lavoro fatto in questi mesi per conquistare punti importanti in ottica salvezza. Siamo perfettamente allineati agli obiettivi tracciati in estate, ma l'opera deve essere completata perché, tra difficoltà e sfortuna, vogliamo far ripartire l'entusiasmo di tutti".

Si va a giocare sul campo di un'ottima squadra che viene dalla rocambolesca rimonta subita a Cuneo (da 0-3 a 3-3) e che al "Nespoli", pur in sofferenza, riuscì a strappare un pareggio: "È una trasferta difficilissima, come tutte le partite che ci aspettano da qui alla fine. L'affronteremo con il saio dell'umiltà e della determinazione, affilando le armi che abbiamo in questo momento e che possono fare male se se ne è consapevoli. In campo troveremo un clima caldissimo, i ragazzi lo sanno, così come sanno che ci sarà da lottare e soffrire su tutti i palloni".

Le tante assenze non snatureranno l'Olbia, che in maniera camaleontica studia comunque nuove soluzioni per esaltare le caratteristiche di chi scenderà in campo. È il caso di Senesi a cui per il momento spetta l'onere e l'onore di raccogliere l'eredità di Ogunseye: "Che Roberto fosse per noi un giocatore determinante lo ripeto dalla prima giornata, quando tutti lo criticavano. Ero convinto che il nostro modo di giocare potesse beneficiare delle sue caratteristiche, così come oggi sono convinto che con Senesi stiamo trovando un nuovo equilibrio che esalti le sue qualità e preservi l'identità della squadra. Bisogna avere fiducia e pazienza, perché tutti lavorano con impegno e dedizione e hanno le potenzialità per essere utili alla causa".

Lo scorso anno, alla terzultima di campionato, l'Olbia espugnò il Melani tornando alla vittoria a distanza di tre mesi esatti. Fu anche la prima vittoria di Bernardo Mereu sulla panchina gallurese. Che sia di buon auspicio per un'Olbia da battaglia che vuole essere più forte di qualsiasi contrattempo. 
© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione

Leggi anche