OLBIA. E' stata celebrata stamane a Padru la cerimonia per la giornata della memoria. Per non dimenticare quegli atroci crimini contro l'umanità e perché la storia sia di monito per tutti coloro che ancora oggi abbracciano ideologie che ricercano i nemici del proprio vivere quotidiano negli stranieri e nelle minoranze. Mai come oggi il ricordo di milioni di morti di innocenti è importante per i ragazzi delle scuole che oggi, a Padru, hanno potuto toccare con mano l'importanza di questa giornata che ha regalato non poche emozioni ai partecipanti. Quel 27 gennaio del 1945, quanto i sovietici entrarono nel campo di concentramento nazista di Auschwitz, aprì gli occhi al mondo svelando quanto era stato fatto contro gli ebrei. "Non dimenticare credo sia un impegno per tutti. La giornata della memoria ci ricorda quel che è successo e ci indica che con la guerra si distrugge tutto, mentre con la pace tutto si può costruire, soprattutto per i giovani a cui va rivolto questo messaggio", ha commentato il primo cittadino di Padru, Antonio Satta.
La musica della banda della Gendarmeria Vaticana, con l'esecuzione dell'Inno di Mameli, ha reso solenne il momento di partecipazione e di raccoglimento. La processione ha attraversato il paese per arrivare al monumento dei caduti dove il picchetto d'onore dell'Arma dei Carabinieri ha deposto una corona di d'alloro. Presenti tanti sindaci del territorio e anche il sottosegretario alla difesa, Gioacchino Alfano che ha così commentato le celebrazioni: "E' nostro dovere raccontare ai più giovani cosa è successo in quegli anni e mantenere al centro dell'attenzione un tema così doloroso, perché non vogliamo che mai e in nessun modo si possa ritornare a quelle violenza. In questo comune straordinario, vedo tanti sindaci e si respira un'atmosfera positiva che ritengo possa essere il giusto carburante per la nostra Italia".
La musica della banda della Gendarmeria Vaticana, con l'esecuzione dell'Inno di Mameli, ha reso solenne il momento di partecipazione e di raccoglimento. La processione ha attraversato il paese per arrivare al monumento dei caduti dove il picchetto d'onore dell'Arma dei Carabinieri ha deposto una corona di d'alloro. Presenti tanti sindaci del territorio e anche il sottosegretario alla difesa, Gioacchino Alfano che ha così commentato le celebrazioni: "E' nostro dovere raccontare ai più giovani cosa è successo in quegli anni e mantenere al centro dell'attenzione un tema così doloroso, perché non vogliamo che mai e in nessun modo si possa ritornare a quelle violenza. In questo comune straordinario, vedo tanti sindaci e si respira un'atmosfera positiva che ritengo possa essere il giusto carburante per la nostra Italia".
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