OLBIA. Con la delibera 31/17 del 27 giugno 2017, la giunta regionale ha stanziato 2,3 milioni a favore del Cipnes di Olbia per il completamento e la messa in sicurezza permanente dell'ex discarica comunale di Spiritu Santu. La somma fa parte di un programma di interventi di 6,5 milioni per la bonifica delle discariche comunali dismesse e quelle a cielo aperto originariamente adibite a campo nomadi di cui beneficeranno, come soggetti attuatori, il CIPNES e i Comuni di Cagliari, Uta, Quartucciu, Dorgali e Selargius. Le risorse sono comprese nell'ambito del Patto per la Sardegna firmato a Sassari il 29 luglio 2016 dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall'allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi che comprendeva interventi per oltre un miliardo e mezzo di euro, di cui 276,6 milioni da spendere nel biennio 2016-17.
"Il finanziamento regionale – spiegano i tecnici del CIPNES - sarà utilizzato per la copertura definitiva della discarica comunale dismessa. Un intervento, questo, teso alla separazione dei materiali interrati dall'ambiente superficiale e finalizzato a limitare l'infiltrazione d'acqua e, dunque, a minimizzare la formazione di percolato e il rilascio di biogas verso l'atmosfera. Questa barriera di superficie ha inoltre l'obiettivo di favorire il ruscellamento e il drenaggio delle acque meteoriche al di fuori dell'area di interramento e di assorbire eventuali cedimenti differenziati, senza perdere la propria funzionalità. La copertura proposta – conclude il CIPNES - sarà realizzata in modo da essere efficiente e richiedere una manutenzione contenuta. Essa infatti rappresenta la prima forma di difesa contro i fenomeni di inquinamento dovuti al percolato, agendo contro la formazione dello stesso".
"Ci aspetta ancora un lungo lavoro – ha dichiarato l'assessora alla Difesa dell'Ambiente Donatella Spano -, ma queste risorse dimostrano che le bonifiche restano una priorità della Giunta regionale per restituire la Sardegna ai sardi".
"Il finanziamento regionale – spiegano i tecnici del CIPNES - sarà utilizzato per la copertura definitiva della discarica comunale dismessa. Un intervento, questo, teso alla separazione dei materiali interrati dall'ambiente superficiale e finalizzato a limitare l'infiltrazione d'acqua e, dunque, a minimizzare la formazione di percolato e il rilascio di biogas verso l'atmosfera. Questa barriera di superficie ha inoltre l'obiettivo di favorire il ruscellamento e il drenaggio delle acque meteoriche al di fuori dell'area di interramento e di assorbire eventuali cedimenti differenziati, senza perdere la propria funzionalità. La copertura proposta – conclude il CIPNES - sarà realizzata in modo da essere efficiente e richiedere una manutenzione contenuta. Essa infatti rappresenta la prima forma di difesa contro i fenomeni di inquinamento dovuti al percolato, agendo contro la formazione dello stesso".
"Ci aspetta ancora un lungo lavoro – ha dichiarato l'assessora alla Difesa dell'Ambiente Donatella Spano -, ma queste risorse dimostrano che le bonifiche restano una priorità della Giunta regionale per restituire la Sardegna ai sardi".
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