OLBIA. Di fronte ad ottanta invitati, l'associazione Amistade ha completato il percorso aperto dai ragazzi dell'Istituto Agrario Amsicora, nel mese di maggio, con la raccolta e rimozione di qualche tonnellata di rifiuti di varia provenienza, accumulati in decenni di distrazione collettiva.
Il lavoro dei giovani, incoraggiati dal preside della scuola, Gianluca Corda, oltre agli obiettivi legati all'igiene e decoro di un luogo, hanno suggerito all'associazione due quesiti: "Quante scuse dobbiamo alla generazione che, con discrezione e coraggio, s'affaccia al mondo? Possiamo fare ancora qualcosa per rimediare al degrado prodotto dal nostro tempo? Così è nata l'idea del reading -fanno sapere dall'associazione per voce di Marco Bua-, confidando sul potere della poesia, forse l'unico in grado di difendere quella terra. Abbiamo scelto un padrino nuorese, Massimo Pittau, che ama Olbia al punto si sognarla come luogo d'incontro tra Ulisse e i Feaci, e raccontare il tutto, nel libro Ulisse e Nausica in Sardegna. Amistade ha pensato di chiedere aiuto a un poeta altro, che però appartiene a tutti, Omero. A valorizzare i suoi versi hanno contribuito, con grande valore, Giannina Deligios e Domenico Campesi, della compagnia teatrale logudorese, Mariposa, accompagnati dalle note e voce di Francesco Pilu, dei Cordas e Cannas, introdotti dalle parole di Giampaolo Bua.
Il percorso letterario si è concluso in localita Sa Minda, nella parte del golfo che s'avvicina al Teatro Michelucci, tra musica, balli e canti, bagnati da buon vino e specialità locali, offerti dagli stessi partecipanti oltre che da Amistade, dimostrando così che si può fare cultura con pochi mezzi e zero contributi pubblici.
Ci siamo lasciati con una chiara promessa però, l'approdo, così come quello di Ulisse, primo profugo della storia moderna, non vuole essere solo un arrivo ma anche una base di partenza, un luogo legato all'appartenenza, ma anche allo scambio, di merci, saperi e sentimenti, in un mondo dove i popoli sono destinati ad incontrarsi.
Nel mese di luglio, Amistade proporrà un festival letterario, multietnico e culturale, dove l'utopia incontrerà la materialità del mondo, con il battesimo di ieri nel cuore, quel cuore che vuole aiutare la nostra città a ritornare una degna regina del mediterraneo, così come al tempo dei feaci.
Il lavoro dei giovani, incoraggiati dal preside della scuola, Gianluca Corda, oltre agli obiettivi legati all'igiene e decoro di un luogo, hanno suggerito all'associazione due quesiti: "Quante scuse dobbiamo alla generazione che, con discrezione e coraggio, s'affaccia al mondo? Possiamo fare ancora qualcosa per rimediare al degrado prodotto dal nostro tempo? Così è nata l'idea del reading -fanno sapere dall'associazione per voce di Marco Bua-, confidando sul potere della poesia, forse l'unico in grado di difendere quella terra. Abbiamo scelto un padrino nuorese, Massimo Pittau, che ama Olbia al punto si sognarla come luogo d'incontro tra Ulisse e i Feaci, e raccontare il tutto, nel libro Ulisse e Nausica in Sardegna. Amistade ha pensato di chiedere aiuto a un poeta altro, che però appartiene a tutti, Omero. A valorizzare i suoi versi hanno contribuito, con grande valore, Giannina Deligios e Domenico Campesi, della compagnia teatrale logudorese, Mariposa, accompagnati dalle note e voce di Francesco Pilu, dei Cordas e Cannas, introdotti dalle parole di Giampaolo Bua.
Il percorso letterario si è concluso in localita Sa Minda, nella parte del golfo che s'avvicina al Teatro Michelucci, tra musica, balli e canti, bagnati da buon vino e specialità locali, offerti dagli stessi partecipanti oltre che da Amistade, dimostrando così che si può fare cultura con pochi mezzi e zero contributi pubblici.
Ci siamo lasciati con una chiara promessa però, l'approdo, così come quello di Ulisse, primo profugo della storia moderna, non vuole essere solo un arrivo ma anche una base di partenza, un luogo legato all'appartenenza, ma anche allo scambio, di merci, saperi e sentimenti, in un mondo dove i popoli sono destinati ad incontrarsi.
Nel mese di luglio, Amistade proporrà un festival letterario, multietnico e culturale, dove l'utopia incontrerà la materialità del mondo, con il battesimo di ieri nel cuore, quel cuore che vuole aiutare la nostra città a ritornare una degna regina del mediterraneo, così come al tempo dei feaci.
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