OLBIA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, al termine di una complessa attività di indagine durata circa 10 mesi, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ed all'obbligo di presentazione alla P.G. emessa dal Tribunale di Tempio Pausania, su richiesta di quella Procura, nei confronti di 13 soggetti di nazionalità italiana e rumena. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di sei destinatari della misura restrittiva in carcere per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione nonché, nei confronti di tutti gli indagati, a vario titolo di responsabilità individuale o in concorso, per i reati di favoreggiamento della prostituzione, detenzione/spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. Tutti i dettagli sono stati illustrati stamani el corso di una conferenza stampa presso la procura di Tempio Pausania alla presenza del dottor Domenico Fiordalisi.
È stato disposto, inoltre, il sequestro preventivo di 5 unità immobiliari a Sassari, Olbia (2), Selargius e Cagliari-Pirri, presi in locazione dai membri dell'organizzazione per la conduzione dell'attività di meretricio da parte di donne rumene.
L'indagine, avviata a seguito dell'acquisizione di alcune utenze cellulari pubblicizzate in vari siti internet per il contatto diretto con le prostitute, è proseguita con pedinamenti, servizi di osservazione e sopralluoghi che hanno fatto emergere un rilevante giro d'affari legato all'attività di meretricio che veniva esercitata in alcune case d'appuntamento situate in tutta l'isola.
L'investigazione ha consentito di documentare frequenti spostamenti tra l'est Europa e la Sardegna di donne, tutte molto giovani e spesso alle prime esperienze, che venivano "assoldate" in Romania con la promessa di lauti guadagni e successivamente, una volta giunte in Sardegna, avviate alle prostituzione.
Sono stati, altresì, accertati numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti anche alle prostitute più giovani e "meno esperte" con lo scopo di ridurre i loro freni inibitori.
Le ipotesi investigative, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, sono state condivise dall'Ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in carcere per Mauro Angius, 58enne di Cagliari, Elios Serra, 27enne di Sassari, Vasile Viorel Nicolae e Niculina Ursulescu, rumeni rispettivamente di 31 e 32 anni, tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione. All'obbligo di presentazione alla P.G. sono stati invece sottoposti Biagio Marginesu, 26enne di Sassari, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, Ionut Trana e Madalina Maria Gruinea, rumeni di 34 e 23 anni, per favoreggiamento della prostituzione, Georgica Dinu, 47enne e Florin Zainea, 30enne, tutti rumeni, per i reati di favoreggiamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. 4 soggetti, 2 destinatari di custodia cautelare in carcere e 2 dell'obbligo di presentazione alla P.G. sono, allo stato, irreperibili.
È stato disposto, inoltre, il sequestro preventivo di 5 unità immobiliari a Sassari, Olbia (2), Selargius e Cagliari-Pirri, presi in locazione dai membri dell'organizzazione per la conduzione dell'attività di meretricio da parte di donne rumene.
L'indagine, avviata a seguito dell'acquisizione di alcune utenze cellulari pubblicizzate in vari siti internet per il contatto diretto con le prostitute, è proseguita con pedinamenti, servizi di osservazione e sopralluoghi che hanno fatto emergere un rilevante giro d'affari legato all'attività di meretricio che veniva esercitata in alcune case d'appuntamento situate in tutta l'isola.
L'investigazione ha consentito di documentare frequenti spostamenti tra l'est Europa e la Sardegna di donne, tutte molto giovani e spesso alle prime esperienze, che venivano "assoldate" in Romania con la promessa di lauti guadagni e successivamente, una volta giunte in Sardegna, avviate alle prostituzione.
Sono stati, altresì, accertati numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti anche alle prostitute più giovani e "meno esperte" con lo scopo di ridurre i loro freni inibitori.
Le ipotesi investigative, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, sono state condivise dall'Ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in carcere per Mauro Angius, 58enne di Cagliari, Elios Serra, 27enne di Sassari, Vasile Viorel Nicolae e Niculina Ursulescu, rumeni rispettivamente di 31 e 32 anni, tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione. All'obbligo di presentazione alla P.G. sono stati invece sottoposti Biagio Marginesu, 26enne di Sassari, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, Ionut Trana e Madalina Maria Gruinea, rumeni di 34 e 23 anni, per favoreggiamento della prostituzione, Georgica Dinu, 47enne e Florin Zainea, 30enne, tutti rumeni, per i reati di favoreggiamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. 4 soggetti, 2 destinatari di custodia cautelare in carcere e 2 dell'obbligo di presentazione alla P.G. sono, allo stato, irreperibili.
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