OLBIA. I vigili del fuoco sono sempre in prima linea contro ogni calamità e in difesa della sicurezza dei cittadini. Gli uomini del 115 lamentano la disparità di trattamento retributivo e pensionistico che ricevono rispetto agli altri corpi di Polizia. Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici. Per il sindacato dei vigili del fuoco è un affronto che i pompieri del Conapo non riescono più a digerire. Per dire basta a questo trattamento da corpo di serie B il Conapo ha organizzato per giovedì 16 una manifestazione di protesta a Roma davanti alla Camera dei Deputati che vedrà la partecipazione migliaia di pompieri in divisa provenienti da tutta Italia e non mancheranno ovviamente quelli di Sassari e Olbia che daranno il loro forte contributo numerico alla protesta.
"Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi semplicemente attraverso l'inserimento nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza" fa sapere Pietro Nurra, segretario del Conapo di Sassari che aggiunge "non c'è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora più elevata con gli altri corpi e continui tagli".
I vigili del fuoco, gli stessi eroi del terremoto e del Rigopiano, non sono solo i peggio pagati tra i corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego, ma nessuno interviene. "Una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese – ha spiegato Nurra – ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri".
"Ma vi è di più – continua il segretario del Conapo – oltre all'affronto di essere i meno pagati e di non vedere mai stanziati i fondi necessari a risolvere una volta per tutte questa ingiustizia, dobbiamo anche combattere la poca attenzione del ministero dell'Interno e degli altri sindacati che rappresentano anche i normali impiegati pubblici, i quali ogni volta che si riesce a spuntare una qualche risorsa aggiuntiva, seppur insufficiente, che il governo stanzia per i Vigili del Fuoco, pretendono di distribuirla anche a chi non è Vigile del Fuoco, a chi sta dietro una scrivania, cosi ritardando sempre il processo di equiparazione agli altri corpi".
Insomma servitori dello Stato veramente privi di attenzione se pensiamo anche che "durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia hanno dovuto persino acquistarsi di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il ministero dell'interno prevede quel tipo di interventi ma non prevede la fornitura di vestiario adatto".
"Aspettiamo da troppo tempo - conclude Nurra - di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta una eccellenza del Paese invidiata in tutto il mondo. Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Rappresenteremo a gran voce il malessere del nord Sardegna uomini, ma anche automezzi, un'altra spina nel fianco del Comando di Sassari, che di riflesso si ripercuote sulla cittadinanza, il Comando infatti soffre la carenza di personale a tutti i livelli, gli operativi carenti in tutte le qualifiche, sono costretti a continui spostamenti per coprire le varie sedi di servizio ( fino a La Maddalena), saltando in alcuni casi i turni di ferie per costituire le squadre operative.
Il servizio sommozzatori non garantisce più la copertura notturna per il soccorso subacqueo ed in caso di intervento, lo stesso viene garantito da Cagliari, con lunghi tempi di percorrenza non compatibili con la positiva riuscita di un soccorso, un assurdità rincara Nurra, in quanto l'unico ente subacqueo del Nord Sardegna preposto al soccorso sono i VVF in un territorio dove sono presenti i maggiori porti ( per passeggeri Olbia e merci Porto Torres) ed i due aeroporti a ridosso del mare (Fertilia e Costa Smeralda) e dove per quanto riguarda Olbia si è concretizzata l'insensata scelta di sopprimere il distaccamento navale VVF già in via di costruzione sempre a seguito del riordino, che prevedeva anche un ridimensionamento di organico al ribasso per gli uomini di Olbia terra scongiurato da una serrata protesta del CONAPO, ricevuto per l'occasione anche dal prefetto, dove si è denunciato quanto stesse accadendo.
"Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi semplicemente attraverso l'inserimento nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza" fa sapere Pietro Nurra, segretario del Conapo di Sassari che aggiunge "non c'è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora più elevata con gli altri corpi e continui tagli".
I vigili del fuoco, gli stessi eroi del terremoto e del Rigopiano, non sono solo i peggio pagati tra i corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego, ma nessuno interviene. "Una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese – ha spiegato Nurra – ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri".
"Ma vi è di più – continua il segretario del Conapo – oltre all'affronto di essere i meno pagati e di non vedere mai stanziati i fondi necessari a risolvere una volta per tutte questa ingiustizia, dobbiamo anche combattere la poca attenzione del ministero dell'Interno e degli altri sindacati che rappresentano anche i normali impiegati pubblici, i quali ogni volta che si riesce a spuntare una qualche risorsa aggiuntiva, seppur insufficiente, che il governo stanzia per i Vigili del Fuoco, pretendono di distribuirla anche a chi non è Vigile del Fuoco, a chi sta dietro una scrivania, cosi ritardando sempre il processo di equiparazione agli altri corpi".
Insomma servitori dello Stato veramente privi di attenzione se pensiamo anche che "durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia hanno dovuto persino acquistarsi di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il ministero dell'interno prevede quel tipo di interventi ma non prevede la fornitura di vestiario adatto".
"Aspettiamo da troppo tempo - conclude Nurra - di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta una eccellenza del Paese invidiata in tutto il mondo. Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Rappresenteremo a gran voce il malessere del nord Sardegna uomini, ma anche automezzi, un'altra spina nel fianco del Comando di Sassari, che di riflesso si ripercuote sulla cittadinanza, il Comando infatti soffre la carenza di personale a tutti i livelli, gli operativi carenti in tutte le qualifiche, sono costretti a continui spostamenti per coprire le varie sedi di servizio ( fino a La Maddalena), saltando in alcuni casi i turni di ferie per costituire le squadre operative.
Il servizio sommozzatori non garantisce più la copertura notturna per il soccorso subacqueo ed in caso di intervento, lo stesso viene garantito da Cagliari, con lunghi tempi di percorrenza non compatibili con la positiva riuscita di un soccorso, un assurdità rincara Nurra, in quanto l'unico ente subacqueo del Nord Sardegna preposto al soccorso sono i VVF in un territorio dove sono presenti i maggiori porti ( per passeggeri Olbia e merci Porto Torres) ed i due aeroporti a ridosso del mare (Fertilia e Costa Smeralda) e dove per quanto riguarda Olbia si è concretizzata l'insensata scelta di sopprimere il distaccamento navale VVF già in via di costruzione sempre a seguito del riordino, che prevedeva anche un ridimensionamento di organico al ribasso per gli uomini di Olbia terra scongiurato da una serrata protesta del CONAPO, ricevuto per l'occasione anche dal prefetto, dove si è denunciato quanto stesse accadendo.
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