OLBIA. I miasmi che provengono dalla discarica di Spiritu Santu da tempo preoccupano i residenti di Murta Maria che hanno scoperto anche un inquinamento delle falde acquifere. Il movimento cinquestelle di Olbia da tempo segue la vicenda e partecipa alle riunioni che in questi anni sono succedute per chiedere un intervento immediato di chiusura dell'impianto. Attraverso la voce dei due consiglieri comunali Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio il Movimento Cinque Stelle invitano il sindaco a fornire una corretta informazione sui pericoli di quella discarica.
"Siamo di fronte a un danno ambientale su cui attendiamo la Procura ma. Ci aspettiamo che sia posta in essere una pianificazione dettagliata con l'indicazione della tempistica e delle modalità di esecuzione della bonifica generale. Nell'esclusivo interesse di tutti i cittadini di Olbia restiamo in attesa di aggiornamenti sull'inchiesta della Procura rimarcando con decisione la nostra posizione in merito alla tutela della salute e dell'ambiente". Il 9 novembre 2015 la senatrice del M5S Paola Taverna ha chiesto e ottenuto l'accesso alla discarica denunciandone la pericolosità e auspicandone la chiusura. L'11 gennaio 2016 il Meetup ha poi evidenziato con un video il probabile inquinamento dei terreni circostanti la discarica, delle acque superficiali e del Rio Fenoju fino alle aree costiere. "Dopo un mese queste supposizioni -hanno dichiarato i consiglieri pentastellati- sono stati clamorosamente confermate nell'inchiesta della procura di Tempio sull'inquinamento delle falde acquifere della zona di Spiritu Santu. Il 7 marzo con la Delibera n°22 il Comune ha ceduto al Cipnes la competenza amministrativa dell'ex discarica comunale. Dai documenti allegati alla delibera si evince che il Cipnes entro il 2017 dovrà chiuderla, effettuare il ripristino ambientale e incrementare l'attività conoscitiva per un importo totale di 5.075.207,16 di euro mentre altri 4.050.437,30 saranno corrisposti al Cipnes dal Comune in 30 anni, per il costo della gestione post operativa": Il mese scorso il Meetup ha elagorato i dati del monitoraggio relativi al periodo Gennaio 2014/Luglio 2016 (quelli di Ottobre 2016 non sono ancora stati pubblicati) dai quali sembra emergere come numerosi valori delle acque sotterranee risultino essere superiori alle soglie massime ministeriali "Facendo presente che è tuttora in attesa di autorizzazione la richiesta di procedura congiunta V.I.A./A.I.A. per l'ampliamento dell'attuale discarica inviata a gennaio – hanno poi concluso Piccinnu e Ferinaio -ci chiediamo in che modo si pongano gli enti competenti a concedere l'autorizzazione di fronte alla continua "non conformità" delle acque sotterranee".
"Siamo di fronte a un danno ambientale su cui attendiamo la Procura ma. Ci aspettiamo che sia posta in essere una pianificazione dettagliata con l'indicazione della tempistica e delle modalità di esecuzione della bonifica generale. Nell'esclusivo interesse di tutti i cittadini di Olbia restiamo in attesa di aggiornamenti sull'inchiesta della Procura rimarcando con decisione la nostra posizione in merito alla tutela della salute e dell'ambiente". Il 9 novembre 2015 la senatrice del M5S Paola Taverna ha chiesto e ottenuto l'accesso alla discarica denunciandone la pericolosità e auspicandone la chiusura. L'11 gennaio 2016 il Meetup ha poi evidenziato con un video il probabile inquinamento dei terreni circostanti la discarica, delle acque superficiali e del Rio Fenoju fino alle aree costiere. "Dopo un mese queste supposizioni -hanno dichiarato i consiglieri pentastellati- sono stati clamorosamente confermate nell'inchiesta della procura di Tempio sull'inquinamento delle falde acquifere della zona di Spiritu Santu. Il 7 marzo con la Delibera n°22 il Comune ha ceduto al Cipnes la competenza amministrativa dell'ex discarica comunale. Dai documenti allegati alla delibera si evince che il Cipnes entro il 2017 dovrà chiuderla, effettuare il ripristino ambientale e incrementare l'attività conoscitiva per un importo totale di 5.075.207,16 di euro mentre altri 4.050.437,30 saranno corrisposti al Cipnes dal Comune in 30 anni, per il costo della gestione post operativa": Il mese scorso il Meetup ha elagorato i dati del monitoraggio relativi al periodo Gennaio 2014/Luglio 2016 (quelli di Ottobre 2016 non sono ancora stati pubblicati) dai quali sembra emergere come numerosi valori delle acque sotterranee risultino essere superiori alle soglie massime ministeriali "Facendo presente che è tuttora in attesa di autorizzazione la richiesta di procedura congiunta V.I.A./A.I.A. per l'ampliamento dell'attuale discarica inviata a gennaio – hanno poi concluso Piccinnu e Ferinaio -ci chiediamo in che modo si pongano gli enti competenti a concedere l'autorizzazione di fronte alla continua "non conformità" delle acque sotterranee".
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