OLBIA. I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia, coordinati dal comandante Marco Salvagno, hanno tratto in arresto un uomo di 29 anni, Z.C., cittadino tunisino residente ad Olbia e da diversi anni in Italia, poiché, nel corso di ordinari controlli effettuati nelle vie cittadine, il soggetto, fermato, si rifiutava di fornire le proprie generalità, opponendo resistenza ai militari e minacciando gli stessi.
In particolare, la sera di sabato scorso, l'attenzione dei militari è stata richiamata da un soggetto che transitava in bicicletta in via Roma, sulla strada antistante il cimitero; lo stesso è stato riconosciuto dai militari operanti poiché resosi responsabile di recentissimi episodi di violenza che hanno ricevuto risonanza mediatica (una rapina ad un connazionale all'interno del parco Fausto Noce in Olbia, terminata con una coltellata al fine di sottrarre un cellulare da poche decine di euro), nonché non estraneo a violazioni della normativa sugli stupefacenti (già pregiudicato per spaccio di eroina in Padova). Pertanto è stato invitato ad accostare e ad esibire i propri documenti di riconoscimento.
Il maghrebino, sotto l'influenza di sostanze stupefacenti assunte pochi minuti prima presso la sua abitazione (sottoposta in un secondo momento a perquisizione che permetteva di rinvenire una modica quantità di hashish), da subito ha incominciato ad inveire contro i finanzieri, rifiutando di declinare le proprie generalità o di fornire alcun tipo di documento di riconoscimento, nonostante i reiterati inviti dei militari. Visti i toni utilizzati dal soggetto, il quale, cercava di divincolarsi dal dispositivo di controllo anche con gravi minacce indirizzate ai militari, gli stessi hanno proceduto a condurlo presso gli uffici di Cala Saccaia. Al termine delle attività di rito, l'uomo è stato arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonché per rifiuto di fornire le proprie generalità e posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania che ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
In particolare, la sera di sabato scorso, l'attenzione dei militari è stata richiamata da un soggetto che transitava in bicicletta in via Roma, sulla strada antistante il cimitero; lo stesso è stato riconosciuto dai militari operanti poiché resosi responsabile di recentissimi episodi di violenza che hanno ricevuto risonanza mediatica (una rapina ad un connazionale all'interno del parco Fausto Noce in Olbia, terminata con una coltellata al fine di sottrarre un cellulare da poche decine di euro), nonché non estraneo a violazioni della normativa sugli stupefacenti (già pregiudicato per spaccio di eroina in Padova). Pertanto è stato invitato ad accostare e ad esibire i propri documenti di riconoscimento.
Il maghrebino, sotto l'influenza di sostanze stupefacenti assunte pochi minuti prima presso la sua abitazione (sottoposta in un secondo momento a perquisizione che permetteva di rinvenire una modica quantità di hashish), da subito ha incominciato ad inveire contro i finanzieri, rifiutando di declinare le proprie generalità o di fornire alcun tipo di documento di riconoscimento, nonostante i reiterati inviti dei militari. Visti i toni utilizzati dal soggetto, il quale, cercava di divincolarsi dal dispositivo di controllo anche con gravi minacce indirizzate ai militari, gli stessi hanno proceduto a condurlo presso gli uffici di Cala Saccaia. Al termine delle attività di rito, l'uomo è stato arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonché per rifiuto di fornire le proprie generalità e posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania che ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
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