OLBIA. Fuoco spento nella discarica di Spiritu Santu a Murta Maria. Fuoco delle polemiche ancora acceso. Sono stati ingenti i danni che hanno interessato soprattutto i macchinari dove si tritura e si imballa il secco residuo. Così il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, due giorni fa aveva firmato un'ordinanza per consentire alla discarica di continuare a lavorare sotterrando i rifiuti senza prima esser lavorati. Ma con un colpo di scena la provincia di Sassari sotto la quale ricade anche la zona omogenea di Olbia sconfessa il sindaco con una nuova ordinanza annullando di fatto il provvedimento di Nizzi che non sarebbe competente in materia.
L'amministratore straordinario della provincia e della zona omogenea, Guido Sechi, spiega come la discarica di Spiritu Santu serva diciassette comuni del bacino individuati dalla Regione e per questo di competenza sovracomunale in capo alla provincia. Così Sechi ha firmato una nuova ordinanza che riportiamo al seguente link per chi la volesse leggere. Le nuove disposizioni ordinano lo stoccaggio dei rifiuti urbani indifferenziati bypassando i trattamenti di selezione e triturazione, per il tempo strettamente necessario al ripristino della funzionalità degli impianti e comunque per un tempo massimo di 45 giorni. Insomma l'emergenza per il momento sembra esser rientrata anche perché non è stato possibile individuare altri siti dove stoccare i rifiuti in un momento in cui la concentrazione turistica nella zona di Olbia è ai massimi livelli.
L'amministratore straordinario della provincia e della zona omogenea, Guido Sechi, spiega come la discarica di Spiritu Santu serva diciassette comuni del bacino individuati dalla Regione e per questo di competenza sovracomunale in capo alla provincia. Così Sechi ha firmato una nuova ordinanza che riportiamo al seguente link per chi la volesse leggere. Le nuove disposizioni ordinano lo stoccaggio dei rifiuti urbani indifferenziati bypassando i trattamenti di selezione e triturazione, per il tempo strettamente necessario al ripristino della funzionalità degli impianti e comunque per un tempo massimo di 45 giorni. Insomma l'emergenza per il momento sembra esser rientrata anche perché non è stato possibile individuare altri siti dove stoccare i rifiuti in un momento in cui la concentrazione turistica nella zona di Olbia è ai massimi livelli.
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