OLBIA. La Provincia di Sassari è la prima in Sardegna a concludere con l'approvazione di un unico bilancio il processo di inclusione della ex provincia della Gallura, come previsto dalla Legge Regionale n.2/2016 di riforma degli enti locali. Con l'approvazione del bilancio termina la «gestione stralcio» dell'area omogenea di Olbia Tempio che da questo momento è riunificata anche nella gestione finanziaria alla Provincia di Sassari. La Provincia ha, infatti, già provveduto ad approvare il nuovo statuto dell'ente, in pubblicazione in questi giorni sul Bollettino ufficiale della Regione de 14 luglio 2016 parte terza, dove è disciplinata anche la Zona omogenea di Olbia.
Nessun premio, ma il vantaggio è di poter disporre di un documento contabile che supera il regime dei dodicesimi e che consente da subito di procedere alla realizzazione degli interventi e delle opere pubbliche programmate, evitando ulteriori ritardi nella gestione degli investimenti. Le novità introdotte nella contabilità dell'Ente dal governo, come l'abbandono del meccanismo del Patto di stabilità, rappresentano opportunità in termini di investimenti e in opere pubbliche che non possono essere perdute.
Un bilancio che pareggia, nelle sue risultanze finali, attorno ai 194 milioni di euro, consentendo all'amministrazione provinciale di poter affrontare la gestione unitaria e il passaggio al nuovo sistema degli enti locali, che dovrebbe garantire per tutto il 2016 le manutenzioni ordinarie delle strade provinciali, la manutenzione degli edifici scolastici, il servizio di trasporto e assistenza specialistica per gli studenti disabili e il servizio di disinfestazione ambientale, oltre alla gestione del piano di opere pubbliche sia nel settore della viabilità che delle strutture scolastiche.
L'Amministratore Straordinario, il dottor.Guido Sechi, ha ribadito le difficoltà incontrate in questi mesi nella redazione del bilancio, dovute soprattutto alle notevoli discrepanze tra i sistemi informativi e le modalità operative ed organizzative delle due amministrazioni provinciali: «approvare un unico bilancio non è stato facile, perché avvenuto in un percorso non ancora compiuto – ha spiegato Sechi – dove l'assenza di riferimenti normativi certi e di indicazioni chiare su come procedere, da parte del legislatore, ha richiesto un grande sforzo interpretativo dell'ordinamento degli EE.LL. e della stessa L.r. 2/2016 ».
A queste criticità si è aggiunta la periodica incertezza sui trasferimenti da parte della Regione per la gestione delle funzioni ancora in capo alla provincia. Al momento, infatti, non abbiamo comunicazione da parte dei dei competenti assessorati Regionali in ordine agli stanziamenti finanziari da utilizzare per la realizzazione dei servizi. E' evidente che se non venissero confermati almeno gli stanziamenti dello scorso anno, saremo costretti a un ridimensionamento dei servizi rispetto i livelli attuali.
Un bilancio in attivo che, nonostante il perdurare dell'incertezza istituzionale e i forti condizionamenti imposti dalla riduzione delle risorse, mette a disposizione ingenti risorse per consentire nuovi investimenti nell'edilizia scolastica, nell'ambiente e nella viabilità del territorio nei prossimi mesi. «Soltanto in competenza – ricorda l'Amministratore Straordinario – verranno destinati per lavori ben 51milioni di euro che porteranno ricadute positive in termini di sviluppo e nuovo impulso all'occupazione». Tra le opere programmate sono stati destinati: 3 milioni per il completamento dei lavori di costruzione della strada per l'Anglona tratto Osilo-Nulvi, 2 miloni e 500 mila. euro per il Ponte della SP 81 Sorso - Platamona sul rio Pedrugnanu, 2 miloni e 500 mila euro per la Circonvallazione di Mores - 2° lotto e 4 milioni per l'adeguamento e la messa in sicurezza della ex SS 131 Porto Torres, 8 milioni nel primo lotto della Alà Padru, 1milione e 250 mila euro per la sistemazione e messa in sicurezza del tratto Badesi-Bivio Paduledda ed oltre 10 milioni per interventi sugli istituti superiori della Provincia .
Un bilancio che conferma tutti gli investimenti programmati sia nei territori del nord ovest della Provincia che in quelli della Gallura, che cerca di dare risposta alle urgenze di tutti i territori e che sgombera definitivamente il campo dalle preoccupazioni dei sindaci e degli amministratori del nord-est. Credo che quanto detto sia un risultato notevole per un ente da più parti giudicato inutile e superato» .
Nel processo di unificazione è stata rideterminata la dotazione organica che, con la conclusione del piano dei prepensionamenti e del passaggio a decorrere dal 1 luglio 2016 del personale impiegato nei CSL provinciali alla Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro, risulta determinata in 314 unità. In coerenza con la Legge Regionale di riforma degli enti locali che fa salva la sede di lavoro dei dipendenti delle province soppresse, la struttura organizzativa dell'Ente è stata ridefinita consentendo ai lavoratori e agli stessi dirigenti di rimanere a Olbia, confermando le sedi degli uffici galluresi e senza ricorrere a trasferimenti. La macrostruttura dell'Ente è stata ridefinita, invece, limitando l'organizzazione a 10 settori con relative posizioni dirigenziali (prima della fusione erano 6 a Sassari e 6 a Olbia-Tempio).
Proseguendo nelle politiche di riduzione delle spese, riordinate le partecipazioni societarie, ponendo in essere recessi da Consorzi e Partecipate, l'amministrazione intende recuperare ulteriori risorse attraverso il piano di dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare della provincia.
Nessun premio, ma il vantaggio è di poter disporre di un documento contabile che supera il regime dei dodicesimi e che consente da subito di procedere alla realizzazione degli interventi e delle opere pubbliche programmate, evitando ulteriori ritardi nella gestione degli investimenti. Le novità introdotte nella contabilità dell'Ente dal governo, come l'abbandono del meccanismo del Patto di stabilità, rappresentano opportunità in termini di investimenti e in opere pubbliche che non possono essere perdute.
Un bilancio che pareggia, nelle sue risultanze finali, attorno ai 194 milioni di euro, consentendo all'amministrazione provinciale di poter affrontare la gestione unitaria e il passaggio al nuovo sistema degli enti locali, che dovrebbe garantire per tutto il 2016 le manutenzioni ordinarie delle strade provinciali, la manutenzione degli edifici scolastici, il servizio di trasporto e assistenza specialistica per gli studenti disabili e il servizio di disinfestazione ambientale, oltre alla gestione del piano di opere pubbliche sia nel settore della viabilità che delle strutture scolastiche.
L'Amministratore Straordinario, il dottor.Guido Sechi, ha ribadito le difficoltà incontrate in questi mesi nella redazione del bilancio, dovute soprattutto alle notevoli discrepanze tra i sistemi informativi e le modalità operative ed organizzative delle due amministrazioni provinciali: «approvare un unico bilancio non è stato facile, perché avvenuto in un percorso non ancora compiuto – ha spiegato Sechi – dove l'assenza di riferimenti normativi certi e di indicazioni chiare su come procedere, da parte del legislatore, ha richiesto un grande sforzo interpretativo dell'ordinamento degli EE.LL. e della stessa L.r. 2/2016 ».
A queste criticità si è aggiunta la periodica incertezza sui trasferimenti da parte della Regione per la gestione delle funzioni ancora in capo alla provincia. Al momento, infatti, non abbiamo comunicazione da parte dei dei competenti assessorati Regionali in ordine agli stanziamenti finanziari da utilizzare per la realizzazione dei servizi. E' evidente che se non venissero confermati almeno gli stanziamenti dello scorso anno, saremo costretti a un ridimensionamento dei servizi rispetto i livelli attuali.
Un bilancio in attivo che, nonostante il perdurare dell'incertezza istituzionale e i forti condizionamenti imposti dalla riduzione delle risorse, mette a disposizione ingenti risorse per consentire nuovi investimenti nell'edilizia scolastica, nell'ambiente e nella viabilità del territorio nei prossimi mesi. «Soltanto in competenza – ricorda l'Amministratore Straordinario – verranno destinati per lavori ben 51milioni di euro che porteranno ricadute positive in termini di sviluppo e nuovo impulso all'occupazione». Tra le opere programmate sono stati destinati: 3 milioni per il completamento dei lavori di costruzione della strada per l'Anglona tratto Osilo-Nulvi, 2 miloni e 500 mila. euro per il Ponte della SP 81 Sorso - Platamona sul rio Pedrugnanu, 2 miloni e 500 mila euro per la Circonvallazione di Mores - 2° lotto e 4 milioni per l'adeguamento e la messa in sicurezza della ex SS 131 Porto Torres, 8 milioni nel primo lotto della Alà Padru, 1milione e 250 mila euro per la sistemazione e messa in sicurezza del tratto Badesi-Bivio Paduledda ed oltre 10 milioni per interventi sugli istituti superiori della Provincia .
Un bilancio che conferma tutti gli investimenti programmati sia nei territori del nord ovest della Provincia che in quelli della Gallura, che cerca di dare risposta alle urgenze di tutti i territori e che sgombera definitivamente il campo dalle preoccupazioni dei sindaci e degli amministratori del nord-est. Credo che quanto detto sia un risultato notevole per un ente da più parti giudicato inutile e superato» .
Nel processo di unificazione è stata rideterminata la dotazione organica che, con la conclusione del piano dei prepensionamenti e del passaggio a decorrere dal 1 luglio 2016 del personale impiegato nei CSL provinciali alla Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro, risulta determinata in 314 unità. In coerenza con la Legge Regionale di riforma degli enti locali che fa salva la sede di lavoro dei dipendenti delle province soppresse, la struttura organizzativa dell'Ente è stata ridefinita consentendo ai lavoratori e agli stessi dirigenti di rimanere a Olbia, confermando le sedi degli uffici galluresi e senza ricorrere a trasferimenti. La macrostruttura dell'Ente è stata ridefinita, invece, limitando l'organizzazione a 10 settori con relative posizioni dirigenziali (prima della fusione erano 6 a Sassari e 6 a Olbia-Tempio).
Proseguendo nelle politiche di riduzione delle spese, riordinate le partecipazioni societarie, ponendo in essere recessi da Consorzi e Partecipate, l'amministrazione intende recuperare ulteriori risorse attraverso il piano di dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare della provincia.
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