OLBIA. Nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 maggio 2016, nell'aula formazione dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, si terrà una conferenza informativa e di psico-educazione rivolta agli operatori sanitari e sociali in cui verranno analizzati i sintomi della Depressione che colpisce le donne subito dopo la gravidanza, "la nascita di un figlio è un evento complesso capace di generare gioia ma anche nuove responsabilità, imprevisti e disagi emozionali nella madre che, se non individuati per tempo, possono creare difficoltà nel lungo periodo, con conseguenze gravi per la salute della donna, del bambino e per l'equilibrio dell'intero nucleo familiare", spiega la psicologa Carmen Ghiani, referente per la Asl di Olbia dello sportello depressione post partum.
Attivare programmi di promozione del benessere psicologico della donna fin dall'epoca della gravidanza, avviare percorsi per l'intercettazione e il sostegno alle mamme in difficoltà, è un obiettivo di salute che richiede il contributo di diverse figure sanitarie, in modo particolare di: psicologi, psichiatri, infermieri, ostetriche, medici dell'area ginecologica, pediatrica e della medicina di base. "Obiettivo del corso – spiega la Ghiani, anche responsabile scientifico del corso - è quello di promuovere, tra le diverse figure sanitarie, una conoscenza condivisa della psicopatologia perinatale, ai fini della promozione di una rete multidisciplinare a sostegno della salute materna, del bambino e delle relazioni familiari".
Crisi di pianto, disturbi del sonno, perdita d'appetito, assenza d'interesse nei confronti del neonato e nelle attività quotidiane, senso di colpa: sono alcuni dei sintomi che possono manifestarsi dopo il parto. La percentuale di donne che subito dopo la gestazione soffre di una lieve forma di depressione (baby blues) è altissima, colpisce mediamente il 70% delle madri, mentre la Depressione post partum, che per statistiche e caratteristiche cliniche è la più grave complicanza psichica del puerperio, ha un'incidenza del 10-15% sulla popolazione femminile che partorisce.
La Asl di Olbia, attraverso il Servizio Consultoriale, ha attivato dal 2013 un percorso dedicato alle neo mamme, che si occupa di sostenere la salute psico-fisica della donna nella gravidanza e nel primo anno di vita del bambino, che prevvede l'accompagnamento psicologico alla nascita, l'individuazione precoce degli indicatori di rischio per l'esordio di una depressione post-partum, il sostegno alla relazione madre-bambino. Uno sportello di consulenza psicologica per la prevenzione e la cura della Depressione post partum, ora chiamato "SpazioSIcura", nell'ambito del quale le future mamme possono, fin dalla gravidanza, effettuare uno screening per l'individuazione precoce del rischio depressivo, frequentare incontri di informazione e di psico-educazione, apprendere strategie per il miglioramento del proprio benessere psicologico ed essere seguite nel puerperio con supporti psicologici brevi. "Con l'inserimento del percorso all'interno dei Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus) del distretto di Olbia, a breve saremo in grado di potenziare il servizio, territorializzandolo, e creando una rete capillare che unirà il Servizio Consultoriale con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri del territorio, così da condividere modelli e procedure in grado di individuare precocemente gli eventuali segnali di una possibile depressione post partum", spiega Liliana Pascucci, direttore del Distretto sanitario di Olbia.
In questi tre anni sono state sensibilizzate circa 800 donne, e altre 500 sono state sottoposte a screening e hanno seguito gli incontri informativi e di promozione per il benessere psicologico nella gravidanza e nel puerperio.
Attivare programmi di promozione del benessere psicologico della donna fin dall'epoca della gravidanza, avviare percorsi per l'intercettazione e il sostegno alle mamme in difficoltà, è un obiettivo di salute che richiede il contributo di diverse figure sanitarie, in modo particolare di: psicologi, psichiatri, infermieri, ostetriche, medici dell'area ginecologica, pediatrica e della medicina di base. "Obiettivo del corso – spiega la Ghiani, anche responsabile scientifico del corso - è quello di promuovere, tra le diverse figure sanitarie, una conoscenza condivisa della psicopatologia perinatale, ai fini della promozione di una rete multidisciplinare a sostegno della salute materna, del bambino e delle relazioni familiari".
Crisi di pianto, disturbi del sonno, perdita d'appetito, assenza d'interesse nei confronti del neonato e nelle attività quotidiane, senso di colpa: sono alcuni dei sintomi che possono manifestarsi dopo il parto. La percentuale di donne che subito dopo la gestazione soffre di una lieve forma di depressione (baby blues) è altissima, colpisce mediamente il 70% delle madri, mentre la Depressione post partum, che per statistiche e caratteristiche cliniche è la più grave complicanza psichica del puerperio, ha un'incidenza del 10-15% sulla popolazione femminile che partorisce.
La Asl di Olbia, attraverso il Servizio Consultoriale, ha attivato dal 2013 un percorso dedicato alle neo mamme, che si occupa di sostenere la salute psico-fisica della donna nella gravidanza e nel primo anno di vita del bambino, che prevvede l'accompagnamento psicologico alla nascita, l'individuazione precoce degli indicatori di rischio per l'esordio di una depressione post-partum, il sostegno alla relazione madre-bambino. Uno sportello di consulenza psicologica per la prevenzione e la cura della Depressione post partum, ora chiamato "SpazioSIcura", nell'ambito del quale le future mamme possono, fin dalla gravidanza, effettuare uno screening per l'individuazione precoce del rischio depressivo, frequentare incontri di informazione e di psico-educazione, apprendere strategie per il miglioramento del proprio benessere psicologico ed essere seguite nel puerperio con supporti psicologici brevi. "Con l'inserimento del percorso all'interno dei Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus) del distretto di Olbia, a breve saremo in grado di potenziare il servizio, territorializzandolo, e creando una rete capillare che unirà il Servizio Consultoriale con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri del territorio, così da condividere modelli e procedure in grado di individuare precocemente gli eventuali segnali di una possibile depressione post partum", spiega Liliana Pascucci, direttore del Distretto sanitario di Olbia.
In questi tre anni sono state sensibilizzate circa 800 donne, e altre 500 sono state sottoposte a screening e hanno seguito gli incontri informativi e di promozione per il benessere psicologico nella gravidanza e nel puerperio.
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