OLBIA. Ieri pomeriggio la Polizia di Sassari ha tratto in arresto S.C., 29enne sassarese, con precedenti di polizia, per tentata rapina impropria in un'autovettura e S.M., 32enne, sempre di Sassari e con svariati precedenti di polizia, per rapina impropria presso un esercizio commerciale.
Gli agenti, intorno alle ore 13 sono intervenuti in Corso Margherita di Savoia, dove alcune persone, tra le quali il proprietario, avevano fermato un uomo sorpreso a rubare all'interno di un'autovettura.
Sul posto, gli operatori hanno preso contatti con il proprietario dell'autovettura il quale ha dichiarato che mentre si trovava in casa di amici, aveva udito per ben due volte scattare l'allarme della macchina lasciata in sosta ed affacciatosi al balcone, aveva notato la propria auto con la portiera aperta ed il finestrino danneggiato ed una persona all'interno di essa, intenta a rovistare.
L'uomo fermato, S.C., conosciuto agli agenti, è stato tratto in arresto ed accompagnato in Questura dove, dopo le formalità di rito è stato trattenuto nelle camere di sicurezza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Intorno alle ore 19 la polizia è intervenuta in via Pascoli, presso un esercizio commerciale gestito da cittadini cinesi, dove poco prima era stata perpetrata una rapina.
Sul posto gli operatori, con l'ausilio dei gestori del negozio e dei vari testimoni presenti, hanno ricostruito l'episodio. Poco prima infatti un giovane, era stato fermato dal proprietario dell'attività commerciale che aveva notato i movimenti sospetti del predetto tra gli scaffali. Alla richiesta del gestore di visionare il contenuto di uno zaino e delle tasche del giubbotto, il ragazzo è riuscito a divincolarsi colpendo con calci e pugni l'uomo prima di fuggire.
Nonostante alcune persone avessero assistito alla lite e cercato di fermare il ragazzo quest'ultimo era riuscito a dileguarsi. Ma le descrizioni dettagliate fornite dai testimoni, circa la direzione di fuga, i tratti somatici e l'abbigliamento, hanno permesso di risalire all'identità del giovane, lo stesso che, poco prima presso gli uffici della Questura, era stato denunciato per un fatto analogo.
I poliziotti lo hanno rintracciato a casa sua, dove si era rifugiato, e successivamente lo hanno accompagnato in Questura: è stato riconosciuto dai testimoni presenti per la denuncia e tratto in arresto.
S.M., dopo le formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del procedimento di convalida previsto per la mattinata odierna.