OLBIA. Martedì 8 dicembre, giorno della ricorrenza dell'Immacolata, ad Arzachena saranno inaugurati tre musei parrocchiali: il Museo del Pane, il Museo dell'Anima, il Museo dei Mestieri. I tre musei, quello del pane allestito in un locale vicino all'edificio della Parrocchia in via tenente Sanna e quelli dell'anima e dei mestieri allestiti nei locali parrocchiali sempre in via tenente Sanna, nel cuore del centro storico, saranno visitabili dalle ore 15 fino alle ore 18. Alle ore 18 sarà celebrata una Santa Messa nel Tempio Nuovo. Alle ore 19, al termine del rito religioso, l'inaugurazione proseguirà con un incontro-dibattito che si svolgerà nel salone parrocchiale. Interverranno il sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda, e l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Antonello Fresi, che saluteranno l'iniziativa in rappresentanza dell'amministrazione comunale. Daranno il loro contributo all'incontro, in qualità di relatori, il parroco-scrittore di Arzachena, Don Francesco Cossu, artefice del progetto museale, l'ex insegnante Michele Fresi, esperto conoscitore della cultura e delle tradizioni galluresi, l'ex sindaco di Arzachena Battista Orecchioni, ex docente e studioso del patrimonio storico-archeologico del territorio, l'ex magistrato Giacomo Pala, scrittore e poeta, figura carismatica in Gallura e preziosa memoria storica per tante generazioni di arzachenesi.
Coordinerà il dibattito Gian Luca Fois, organizzatore di eventi culturali ed artistici. La serata si concluderà con un rinfresco offerto nella cripta del Tempio Nuovo con inizio alle ore 20.30. I musei, dopo la loro inaugurazione, saranno aperti al pubblico ogni sabato dalle ore 15 alle ore 18. " I tre musei - spiega il parroco Don Francesco Cossu - raccontano la storia di Arzachena e del suo popolo. Tutti i cittadini, che ringrazio uno per uno, hanno contribuito all'allestimento dei musei aprendo cantine, bauli, magazzini e ricoveri di attrezzi. Sono stati messi a disposizione e raccolti numerosi oggetti ed altrettanti documenti e fotografie di grande valore artigianale, storico ed etnografico, simbolo di una memoria che insieme intendiamo custodire e valorizzare, con l'auspicio di intraprendere con la comunità e le istituzioni quella strada che gli inglesi definiscono call to action, cioè una chiamata ad agire mettendo insieme le nostre energie ". " Il Museo del Pane - continua Don Cossu - è allestito in un locale che ospita un antico forno e raccoglie oggetti ed attrezzi della mietitura, della trebbiatura e della macinatura del grano, oltre agli utensili che in casa servivano per impastare e cuocere il pane e a diversi tipi di pane lavorato ancora intatto nelle sue diverse forme. Il Museo dell'Anima, poi, raccoglie e mostra vari oggetti religiosi utilizzati per le liturgie nel corso di celebrazioni, feste e processioni, le stoffe e i ricami degli abiti talari, i piccoli tesori da altare, i baldacchini, i vessilli, gli stendardi, i dipinti, le statue, le fonti battesimali, perfino una finestrella antichissima attraverso cui veniva passato il cibo ai poveri. Tutti reperti e segni della Chiesa che, soprattutto nel passato, si sostituiva alle istituzioni non ancora presenti svolgendo funzioni da mediatrice, anagrafe e scuola". "Il Museo dei Mestieri - conclude Don Francesco - si articola all'interno di diverse sale espositive alle quali si accede con un rampa di scale che prevede soste su cinque piani. Vi si potranno ammirare la ricostruzione degli ambienti interni di una casa rurale, mezzi di trasporto, strumenti ed oggetti legati alle attività del pescatore, dell'agricoltore, del pastore, del falegname, del calzolaio, del fabbro, del muratore, del commerciante". Per informazioni su visite particolari o di gruppo ai musei, anche a scopo scolastico e turistico, ci si può rivolgere ai seguenti numeri di telefono della Parrocchia di Santa Maria della Neve: 0789/81329-82410, 360692368.