Aumento volumetrie a Budelli
Tutti contro, ora anche il ministero più prudente

OLBIA. Il gruppo di intervento giuridico commenta la decisione del banchiere neozelandese di richiedere nuove volumetrie per l'Isola di Budelli appena passata nella sua proprietà per poter costruire un osservatorio per le biodiversità. In merito a questa intenzione il gruppo di intervento giuridico ha comunicato che darà battaglia in tutte le sedi opportune. Lo stesso deputato Mauro Pili,  negli scorsi giorni, con un blitz sull'Isola ha denunciato l'intento del magnate neozelandese. Il ministero avrebbe addirittura incontrato i legali di Harte e in un primo momento avrebbe addirittura accolto con favore il progetto. Ma la bagarre di questi giorni e il polverone alzato ha fatto scegliere al ministero una linea più prudente in merito alla questione. Ecco il comunicato del gruppo di intervento giuridico. 


Come ormai noto, l'Isola di Budelli, con la famosa Spiaggia rosa, nell'Arcipelago della Maddalena, all'interno del parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, è di proprietà del banchiere neozelandese Michael Harte.


Ha comprato l'isoletta per circa 3 milioni di euro all'asta fallimentare presso il Tribunale civile di Tempio Pausania dopo per anni la Nuova Gallura s.r.l., la vecchia società proprietaria, l'aveva inutilmente messa in vendita.


Così come Serpentara, come Mal di Ventre, la cui vendita negli anni scorsi - insieme a quella di Budelli - ha scatenato veri e propri tormentoni estivi.


Sono state numerose le reazioni, alcuna anche accalorate, tese a evitare ogni speculazione immobiliare. Il Presidente dell'Ente Parco nazionale Giuseppe Bonanno ha promosso una sottoscrizione pubblica, coinvolgendo il Ministero dell'ambiente, la Regione autonoma della Sardegna e anche alcune associazioni ambientaliste, per la raccolta dei fondi necessari all'acquisto di Budelli.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza sez. VI, 13 aprile 2015, n. 1854, ha riformato la sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. I, 27 ottobre 2014, n. 856 e ha annullato l'atto di esercizio del diritto di prelazione per l'acquisto dell'Isola di Budelli in favore dello Stato, a causa della perdurante assenza del piano del parco.  


Infatti, non basta che l'Isola sia rientrante nel parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena per poter esercitare legittimamente il diritto di prelazione (art. 15, commi 5° e 6°, della legge n. 394/1991 e s.m.i.).   Questo perchè, ricorda l'Organo di appello amministrativo, "il diritto di prelazione ha carattere ablatorio della proprietà privata e come tale deve avere una base normativa. Tale base è stata individuata dalla legge nel piano previsto dalla legge n. 394 del 1991 e, più specificamente, nella inclusione dell'area su cui si intende esercitare il diritto di prelazione nelle (sole) zone di cui alla lettere a) e b) dell'articolo 12, comma 2".   L'esercizio del diritto di prelazione, può, quindi, esser effettuato legittimamente solo in presenza di piano del parco (fondamentale strumento di gestione del territorio dell'area naturale protetta) e, specificamente, solo riguardo terreni inclusi nelle zone di più stringente regime di tutela.

Così il Tribunale civile di Tempio Pausania ha assegnato definitivamente Budelli a Michael Harte.

Ora, forte dei più volte dichiarati intenti di salvaguardia ambientale, vorrebbe realizzarvi un osservatorio della biodiversità mediante la costituzione di una fondazione che intenderebbe coinvolgere l'Ente Parco nazionale.

Intenti certo lodevoli, ma sembra che il banchiere neozelandese voglia raddoppiare le volumetrie esistenti sull'isoletta.

Se lo scordi.       La salvaguardia ambientale non si fa con gli aumenti di volumetrie.

L'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico onlus è pronta a far valere nelle sedi opportune la presenza del quadro normativo di completa tutela ambientale.

L'Isola di Budelli è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e vincolo di conservazione integrale (art. 2, comma 1°, lettera f, della legge regionale n. 23/1993), è inedificabile in base alla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.), l'intero Arcipelago della Maddalena è un parco nazionale ed è individuato quale sito di importanza comunitaria (S.I.C.) e zona di protezione speciale (Z.P.S.).


L'isoletta e il suo mare sono super-tutelati, sulla carta. 


Il problema è far rispettare le norme di tutela ambientale, avere un adeguato servizio di vigilanza, a terra e a mare.


Guardia costiera, Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Carabinieri, Guardia di Finanza, addetti del parco fanno quello che possono: il personale e i mezzi sono limitati, il carburante per i natanti costa.


I tre milioni di euro per l'acquisto di Budelli sono certamente più utili qui.


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