Premio discografico Mario Cervo
Grande successo per la seconda edizione


OLBIA. Giardino dell'Archivio Mario Cervo particolarmente affollato per la serata finale dellaprima edizione del Premio Discografico Mario Cervo, istituito per selezionare imigliori dischi prodotti in Sardegna nel 2014. La giuria era composta daGiacomo Serreli (Giornalista), Pino Ambrosio (Musicista), Claudio Chisu(Giornalista), Christian Marras (Musicista), Francesco Pilu (Musicista) eFrancesco Roccaforte (Conduttore Radiofonico). I giurati  hanno selezionato fra i numerosi dischipervenuti un sestetto che durante la serata è riuscito a proporre ai numerosispettatori una peformance di assoluta qualitàspaziando in maniera pressoché totale fra tutti generi musicali. Il Premio, rappresentato da una scultura appositamente realizzata dall'artista di OlienaRoberto Serri e ispirata alla formazione del Coro a tenore ha vistol'esibizione di  Stefania Deluigi (che hapartecipato con il disco Naschida) seguita dalla cantautrice olbiese MariannaDegortes (con il CD DiversaMente) e accompagnata al basso da Stefano Mannazzu.Dopo di loro uno dei rapper sardi più conosciuti, Dr. Boost, ha proposto una canzone in catalanoe sardo con Claudia Crabuzza e con il supporto di Pierluigi Ghescioe Lo Smilzo mc . La parte dedicata alla tradizione è stata affidata al Coro Gabriel (con il disco Idula)che ha emozionato il pubblico proponendo i brani dedicati alla tasgja e allatradizione gallurese. Oltre ai dischi del 2014 è stato premiato il Disco Storico di Piero Marras intitolato Fuori Campo inciso nel 1978. Un Piero Marrasche ha conquistato il pubblico con la sua presenza scenica e che ha volutoricordare con simpatia la figura e l'opera di Mario Cervo che è riuscito a conservaree preservare l'immensa produzione discografica degli artisti sardi. Si è lasciato ispirare dall'atmosfera della serata e ha eseguito alcuni brani deldisco premiato. Il finale è stato affidato agli Elva Lutza (con il discorealizzato insieme al cantante nizzardo Alain Sette di intitolato Amada). Ilduo già vincitore del prestigioso premio dedicato ad Andrea Parodi ha tratto ibrani sardi del disco e li ha proposti in maniera originale all'attenzione delpubblico. Per ultima l'esibizione della cantante sarda Lou di Franco che harealizzato un disco in Francia dal titolo Les gouts du mots  (entrato nelle playlisti della radionazionali francesi) si è esibita con il chitarrista Jerome Broyer e haconquistato il pubblico con la sua voce e la sua interpretazione. Oltre aibrani tratti dal suo disco ha voluto omaggiare gli spettatori con un classicoinno sardo intitolato Una Tanca evidenziando, oltre alla sua interpretazione dilivello internazionale, l'attaccamento e l'affetto alle radici sarde. La serataè stata condotta con la solita preparazione e competenza da Giacomo Serreli. 

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