La scuola quale ponte imprescindibile tra presente e futuro. Così questa mattina il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha esordito a Seui, paese mobilitato per la giornata Orienta Giovani su iniziativa del liceo del centro ogliastrino, del Comune e delle Università di Cagliari e Sassari.
Davanti alla platea di decine di studenti delle scuole di Seui, Villacidro, Perdasdefogu Sorgono, Lanusei e Tortolì, il Presidente ha citato le percentuali che certificano l'aumento delle probabilità di trovar lavoro all'ottenimento di un diploma di scuola superiore e ancor di più di laurea.
"Siamo abituati a chiederci cosa può fare la Regione per noi. Adesso chiedetevi cosa potete fare voi per voi stessi. La risposta è: studiare, e studiare bene", ha affermato Francesco Pigliaru citando poi Gramsci per ricordare il bisogno di intelligenze ed istruzione per la crescita della Sardegna. "In ogni campo ormai si richiede molta cultura, a partire dalla agricoltura. Come dimostra l'Expo, anche il cibo è legato ad altissima cultura ed istruzione". Alla Regione invece la responsabilità di garantire il buon funzionamento delle scuole. "Un paese che non investe sulla scuola è un paese che ha perso speranza. Noi siamo qui per migliorare le scuole e l'apprendimento degli studenti. E nel fare ciò, mettiamo molte risorse".
L'assessore Claudia Firino ha posto l'accento sul tipo di intervento che la Regione sta attuando: "Nuove tecnologie, e un tipo di apprendimento circolare in cui tutti contribuiscono a costruire la didattica del domani. La giornata di oggi corrisponde alla scuola che noi abbiamo in mente, che convoglia i bisogni e ci chiama qui a discuterne".
Davanti alla platea di decine di studenti delle scuole di Seui, Villacidro, Perdasdefogu Sorgono, Lanusei e Tortolì, il Presidente ha citato le percentuali che certificano l'aumento delle probabilità di trovar lavoro all'ottenimento di un diploma di scuola superiore e ancor di più di laurea.
"Siamo abituati a chiederci cosa può fare la Regione per noi. Adesso chiedetevi cosa potete fare voi per voi stessi. La risposta è: studiare, e studiare bene", ha affermato Francesco Pigliaru citando poi Gramsci per ricordare il bisogno di intelligenze ed istruzione per la crescita della Sardegna. "In ogni campo ormai si richiede molta cultura, a partire dalla agricoltura. Come dimostra l'Expo, anche il cibo è legato ad altissima cultura ed istruzione". Alla Regione invece la responsabilità di garantire il buon funzionamento delle scuole. "Un paese che non investe sulla scuola è un paese che ha perso speranza. Noi siamo qui per migliorare le scuole e l'apprendimento degli studenti. E nel fare ciò, mettiamo molte risorse".
L'assessore Claudia Firino ha posto l'accento sul tipo di intervento che la Regione sta attuando: "Nuove tecnologie, e un tipo di apprendimento circolare in cui tutti contribuiscono a costruire la didattica del domani. La giornata di oggi corrisponde alla scuola che noi abbiamo in mente, che convoglia i bisogni e ci chiama qui a discuterne".
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