OLBIA. Il ponte Frassu sulla strada provinciale 159 collega il territorio di Oschiri con quello di Tula e del resto dell'Anglona, da anni è chiuso al traffico. Allevatori e abitanti del territorio ne chiedono la riapertura. Un cartello di divieto segnala la chiusura al traffico sulla strada provinciale 159, sul Ponte Frassu. Da anni rappresenta un impedimento per allevatori e imprenditori locali. È il segnale che indica come due territori confinanti, quello di Oschiri e quello di Tula, siano divisi da un ponte di ferro pericolante e inagibile. E' stato dimenticato nei vari progetti di rifacimento di strade e infrastrutture, compresa la Sassari Olbia, chiuso a chi, ogni giorno, dovrebbe usufruirne per recarsi a lavoro nelle proprie aziende. Stamane una ventina di persone si sono ritrovate sul ponte per protestare e chiedere la riapertura del tratto stradale.
Un milione e 700 mila euro furono messi a disposizione dalla provincia di Sassari nel 2005 per il rifacimento. Poi il progetto venne chiuso in un cassetto, archiviato fino al 2009, quando uno studio di fattibilità della provincia Olbia Tempio prevedeva una spesa di poco più di 3 milioni di euro. Per ora tutto è fermo e gli abitanti di Oschiri e Tula chiedono risposte alla Regione e all'Enel che costruì il ponte subito dopo la creazione dell'invaso del Coghinas. "È un ponte fondamentale che collega questo territorio con Olbia. Dal 1970 L'Enel gestisce questo invaso e ora dovrebbe farsi carico del rifacimento di questo ponte" -ha commentato Franco Corda, consigliere provinciale di Sassari. Gli allevatori della zona che hanno terreni su entrambi le sponde del Lago Coghinas sono costretti ad allungare di oltre 49 km per recarsi nelle aziende, solo perché il ponte non è agibile.