Il comitato risarcire La Maddalena ha scritto una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, comunicando la raccolta di settecento firme per arrivare a risarcire l'Isola che è stata fortemente danneggiata dal mancato G8 con danni ambientali che il comune ha quantificato in cento milioni di euro. Ecco la missiva nella sua forma integrale:
"Il Governo italiano ha prima illuso la cittadina de La Maddalena con la promessa di uno sviluppo turistico ed economico per l'isola e poi, crollata l'illusione e creato un danno ambientale, economico e sociale incalcolabile, è scappato lasciando macerie. Questo è stato il mancato G8, ultimo atto di una lunga serie di inganni, per la popolazione di una delle più belle isole del Mediterraneo: una promessa di rilancio turistico ed economico franata miserevolmente e un'intera popolazione lasciata sola a pagare lo scotto di questa spudorata retromarcia. Ad oggi, salvo alcuni interventi "spot" niente è più stato fatto. Il Mita Center, l'ex ospedale militare e tutti gli altri edifici versano in stato di totale abbandono e l'area a mare attende bonifiche mai completamente realizzate.
Il progetto del G8 viene, nel 2007, offerto alla cittadinanza maddalenina come il giusto riscatto per un territorio in sofferenza a causa del depotenziamento della Marina Militare, dello smantellamento della base americana e della chiusura del Club Med e del Valtur, che avevano garantito fino ad allora all'isola, una forte economia ed un mirabile equilibrio tra la presenza militare e il desiderio di preservare il proprio invidiabile patrimonio naturalistico. Il progetto piace e la cittadina si prepara al salto qualitativo e ad un futuro di possibilità turistiche. Le intenzioni sono pregevoli: recupero, riqualificazione e sviluppo socio-economico dei luoghi dell'antico glorioso arsenale ormai dismesso e delle aree vicine, attraverso la costruzione di un porto, nuovi alberghi e strutture di servizio, funzionali al programma predisposto per il summit, ma destinati poi a costituire un polo di accoglienza e di crescita economica accompagnate dall'intenzione di bonificare un ampio specchio di mare inquinato, rimuovendo le tonnellate di fanghi, inerti, amianto carcasse e altri rifiuti speciali.
Ma il bluff è dietro l'angolo. Quando il governo Berlusconi, nella sua Struttura di missione, si rende conto che i ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali, oltre alla sottovalutazione delle bonifiche da portare a termine, non garantiscono la chiusura dei lavori in tempo per il summit e
quando partono le inchieste penali su appalti e lavori di ripristino ambientale, decide, con "l'occasione" del terremoto de L'Aquila, di abbandonare progetto, ristrutturazione, bonifiche, ma soprattutto il rilancio turistico annunciato ad una popolazione in attesa.
L'isola non c'entra più. Non c'entrano i suoi valori, la sua vocazione e il suo richiamo. Si scopre che la logica è sempre quella della rispondenza e del profitto immediato, a tutti i costi. Immediato perché, come si è visto poi, l'Incompiuta ha lasciato in eredità alla popolazione soltanto alcune sinistre "cattedrali nel deserto" sovradimensionate ed economicamente ingestibili, oltre all'inquinamento ancora ben presente nelle acque antistanti l'Arsenale.
La comunità di La Maddalena sta pagando un prezzo altissimo per il comportamento superficiale e approssimativo delle istituzioni nazionali e locali. Da qui nasce la volontà del Comitato "Risarcire Maddalena", che vede insieme Italia Nostra, ProNatura e singole personalità, di intraprendere un'azione legale ed una richiesta di procedura d'infrazione alla Commissione europea, per dare un nome e una giusta punizione ai responsabili, e di farlo coinvolgendo l'intera cittadinanza di La Maddalena attraverso una raccolta di firme e adesioni a sostegno della Campagna "contro i responsabili del danno ambientale ed economico provocato dal mancato G8" che ha già portato un patrimonio di 700 firme e 1000 adesioni".
Ci rivolgiamo a Lei perche ci dia una mano in questa battaglia di giustizia e di diritti. Saremmo lieti di un incontro con Lei e attendiamo fiduciosi.
Opera di ricostruzione, interessi reali e bisogni nuovi. Due anni e mezzo di attività. Siamo consapevoli della responsabilità verso tutti. La responsabilità morale parte anche dallo sradicare i privilegi che esistono in giro e consolidati da tempo. Qui a Okbia la nostra credibilità parte da cambiamento per le nostre idee per i progetti e i valori. Sono indispensabili le alleanze future del 3016. Stava partito coniugare con una coalizione civica con connotazione progressista aperta alla società civile con il coinvolgimento di tutti e i comitati di quartiere comitati di salvaguardia del territorio. Contributo attivo dei cittadini per cambiare il volto della città. I nostri sono obiettivi ambiziosi. Olbia può crescere e deve rappresentare ancora una volta un punto fermo per la Gallura. Per chi fa politica garantire laadsimantrasparenza è un dovere ed è diritto pret nere forti cambiamenti. Chiediamo al sindaco la rotazione dei dirigenti e riportino la questione morale sollevata dal l'onorevole Scanu, alla luce di un usanti successo. Non dipende da noi ma crediamo sia giunta l'ora per la rotazione. Chiediamo più trasparenza altrimenti non si può crescere. Ufficio urbanistica occorre chiarezza. Sul Puc il nostro programma. Garantire un quadro normativo di regole in termine di pianificazione. Serve un percorso a tappe intemperie è una adeguata campagna di informazione sullo stato di attuazione de piano. Chiedo e chiediamo di sostenerci moralmente per costruire un progetto nuovo nel solo interesse di Okbia. Allargheremo le nostre iniziative temi sociale ed economico coinvolgendo le strutture scolastiche e universitaria con lo spostamento dell'università nel centro storico. Battaglia comuni per progetti comuni.
Per quanto riguarda il Puc
Mi trovo in difficoltà per la gestione dell'ufficio urbanistica. Non è possibile chiudere l'ufficio de dirigente chiuso s mia alcun avvertimento. Il fatto che il Puc non sia aggiornato, con la nuova legge chi non habilnlic ha condizioni di volumetria molto ridotte"