Neonato morto in sala parto a Olbia
Le precisazioni della Asl.2

OLBIA. Sono buone le condizioni di salute della donna, ricoverata da lunedì 13 aprile nell'ospedale di Olbia, il cui figlio, per cause in corso di accertamento, è nato morto. La Asl di Olbia, sin dalla giornata di ieri, ha disposto un "riscontro diagnostico" per far chiarezza sull'accaduto.


"Come Azienda, su richiesta degli stessi operatori del reparto di Ostetricia e Ginecologia del "Giovanni Paolo II", abbiamo disposto un riscontro diagnostico, così da acquisire gli elementi necessari per fornire una compiuta valutazione dell'accaduto", dichiara Salvatore Ortu, direttore sanitario della Asl di Olbia. "Purtroppo la natimortalità, pur essendo un fenomeno in Italia contenuto a circa 5 casi ogni mille nati, rimane a oggi comunque un evento possibile e, come in questo caso, imprevisto".

 

"La donna è arrivata all'ospedale lunedì sera, sin dal suo arrivo in ospedale è stata sottoposta ad accertamenti strumentali che risultavano regolari. Alle 4.30 il parto ha decretato l'improvvisa, quanto inaspettata, morte fetale, a cui per il momento non riusciamo a dare risposte", spiega il direttore del reparto di Ostetricia Ginecologia, Antonio Rubattu.

 

In questo difficile momento, la Direzione dell'Azienda e tutto il personale della Asl di Olbia esprimono cordoglio e vicinanza a tutta la famiglia.


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