Perquisizioni autorità portuale Olbia
Inchiesta Grandi Opere, indagati Sanciu e Deledda

di Davide Mosca

OLBIA. Una bufera giudiziaria si è appena innescata in seguito all'inchiesta della procura di Firenze sulle cosiddette "Grandi Opere" che vede più di cinquanta indagati, con gli arresti eccellenti di Ercole Incalza, storico dirigente del ministero dei lavori pubblici e di altre tre persone, tra le quali Stefano Perotti e Francesco Cavallo, presidente di Centostazioni del gruppo Ferrovie dello Stato. I carabinieri dei Ros hanno effettuato perquisizioni in tutta Italia e anche a Olbia nella sede dell'autorità portuale del Nord Sardegna. Tangenti per aggiudicarsi appalti in merito alla Tav, all'Expo di MIlano, alla realizzazione di diversi tratti autostradali è quanto ipotizzato dalla procura di Firenze che ha messo sotto la lente d'ingrandimento anche la realizzazione del nuovo terminal del porto di Olbia. Tra gli indagati figurano anche l'ex commissario dell'autorità portuale, Fedele Sanciu e Bastiano Deledda all'epoca responsabile dei procedimenti di gara d'appalto.


 La procura ha avviato le indagini due anni fa, nel 2013 e ha accertato i rapporti tra il manager dei lavori pubblici Ercole Incalza e l'imprenditore Stefano Perotti a cui sarebbero stati affidati, dietro compenso, la direzione dei lavori di alcune delle Grandi Opere, come autostrade, reti ferroviarie e terminal portuali come quello di Olbia. Le notizie, pervenute in questi giorni, di un nuovo commissariamento dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna, voluta dal ministro Lupi era sembrata "strana", per le modalità e aveva innescato le reazioni dei consiglieri regionali che avevano chiesto il perché di tale decisione. All'indomani di quel provvedimento arriva una tempesta giudiziaria che dovrà fare chiarezza su tutta la vicenda compresa quella olbiese.


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