OLBIA. Debutta domani, mercoledì 21 gennaio a Tempio, e arriva giovedì 22 e venerdì 23 gennaio al teatro Massimo di Cagliari, il sirtaki di "Zorba", spettacolo tra i più conosciuti nel panorama della grande danza internazionale. Il tour della compagnia ungherese Ballet Gyor, riconosciuta nel 2013 col titolo di "National Ballet", prosegue fino al 25 gennaio nei teatri di Sassari e Nuoro.
"Zorba il greco" è sicuramente uno dei titoli più conosciuti nel panorama del balletto internazionale, reso celebre anche dalla splendida interpretazione cinematografica di Anthony Quinn (premio Oscar nel ‘65) e dalla colonna sonora di Mikis Theodorakis, il cui "Ballo di Zorba" (Sirtaki) è entrato nella storia della musica. La compagnia Ballet Gyor fondata nel 1979 sotto la direzione di Ivan Markò -coreografo e primo ballerino di Maurice Béjart- è una vera e propria istituzione nel mondo della danza. Apprezzata per l'audace modernismo, si avvale delle coreografie di Gyula Harangozò, il figlio dei due fondatori del Balletto Nazionale Ungherese. Diplomatosi con lode alla Moscow Ballet Academy, Gyula ha incantato le platee con le sue coreografie innovative e originali, capaci di reinterpretare e modernizzare il repertorio classico. Nel 2013 la compagnia è stata insignita del titolo di "National Ballet" rappresentando così l'Ungheria sui palcoscenici di tutto il mondo.
Tra cinema e danza Zorba il greco è un film del 1964 diretto da Michael Cacoyannis, basato sull'omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis. Nella parte del protagonista, il grande Anthony Quinn. E' la storia di un'amicizia tra un colto turista americano e un greco animato da un grande senso della libertà. Nella colonna sonora, composta da Mikis Theodorakis, è presente il popolare componimento del sirtaki, la "Danza di Zorba", divenuto in Grecia una danza popolare. Il film fu girato a Creta e, in particolare, la scena in cui Anthony Quinn balla il sirtaki è stata girata sulla spiaggia di Stavros. Nel 1965 vinse due Premi Oscar: il primo per Lila Kedrova (attrice non protagonista) e il secondo per splendida fotografia di Walter Lassally.